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"Non è un paese per vecchi?"
Scicli, 20 Gennaio 2018.
Arrivo, per la prima volta, in questa cittadina in provincia di Ragusa, la giornata è mite, il sole alto, per strada poche voci in sottofondo. Con i compagni di viaggio cerco un bar per ristorarci e comincio a guardarmi intorno. Le architetture sono della tipica pietra chiara ragusana, il Barocco regna ovunque sovrano (incontrando occasionalmente il Liberty) e, nonostante siano le 10 del mattino, poca gente popola le strade.
Ancora non ho un'idea ben precisa di ciò che fotograferò e i nostri movimenti sono quelli tipici dei turisti.
La prima tappa, infatti, è dettata dalla curiosità televisiva: così ci rechiamo a vedere il famoso Palazzo del Commissariato di Vigata, raccontato da Camilleri in Montalbano che, nella realtà, è il Municipio della cittadina e, con un po' di faccia tosta, riusciamo anche a visitare, fuori orario, le stanze del Sindaco. In seguito facciamo il giro delle Chiese del paese, con un paio di guide locali, che ci rivelano segreti e miti del luogo.
Ma, pur amando l'arte ed essendo, quindi, interessata ai luoghi turistici e alle curiosità della città, la mia attenzione è attratta, principalmente, da una costante presente in ogni angolo, strada, piazza del paese: le persone.
Ma non le persone in generale.
Appena scesa dalla macchina, infatti, mi ero resa conto che tutti coloro che popolavano la cittadina erano quasi esclusivamente persone avanti con l'età. In tutta la mattinata non avevo incontrato quasi mai giovani, pochi adulti, ma tantissimi anziani.
Così ho cominciato a ritrarli, nella loro quotidianità di un sabato qualunque: c'è chi rientra dopo aver fatto la spesa, chi cammina pensieroso e solitario e chi in compagnia di un amico; due uomini stanno seduti per strada a chiacchierare, una coppia passeggia in piazza tenendosi per mano e un venditore ambulante di maschere inveisce contro di me perché non vuole essere ritratto.
Poi, perdendomi volutamente tra i vicoli, incontro massaie che stendono i panni, sul proprio balcone o per strada nel Quartier Fontana...e sorrido vedendo che, appeso ai fili, c'è un intero outfit, dalla A alla Z, dalla biancheria intima ai pantaloni!
Al termine della lunga passeggiata, mi imbatto nella Grotta delle Cento Scale, conosciuta anche come Grotta dei Marinero, dal cognome dei fratelli che, quasi quarant'anni fa, decisero di costruirvi un presepe perenne. Morto il maggiore, il fratello minore onora, ogni giorno con amore, l'impegno preso decenni fa con il fratello, custodendo il luogo e permettendone la visita a chi lo desideri.
Una volta finita la sessione fotografica, propongo di pranzare in un locale che, poi, scoprirò essere gestito da due giovani del catanese. Chiacchierando (e lamentandomi) delle chiusure di alcune chiese e palazzi civili nel weekend, momento in cui il turismo invernale è più plausibile, i ragazzi mi rivelano che la cittadina è ricca di movimento giovanile.
In quel momento il ricordo della mattinata appena trascorsa, accostata alle loro parole, sembra quasi un ossimoro esperenziale e, così, la mia domanda non può che sorgere spontanea: "Quindi Scicli non è un paese per vecchi?".
Simona Franceschino