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Muoviti fermo (1 in linea) (1) Visitatore
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Discussione: Muoviti fermo
#10493
PipPap (Utente)
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Sesso: Maschio Ubicazione: catania Compleanno: 1952-11-11
Muoviti fermo 4 Anni, 1 Mese fa Karma: 9  
L’atmosfera attorno a me si va facendo pesante.

Ascolto tanta musica, mi si sono stancati gli occhi per la troppa lettura, mia moglie inventa sempre cose da rassettare e questa casa è ormai divenuta troppo grande per amici che ti fanno visita solo in streaming.

Guardo con trepidazione lo schermo del computer, e non per leggere statistiche, precauzioni, incoraggiamenti reciproci, ma per vedere materializzarsi la scomparsa della vostra lontananza e l’apparizione della vostra presenza.

So di degnissime persone che si sono affacciate al balcone per salutare, onorare, ringraziare chi, con abnegazione e responsabilità, sta lavorando al bene comune.
So di psicologi, di maestri, di artisti che stanno trasformando lo spazio ed il tempo che viviamo in occasione per VEDERE le cose in maniera differente, con coraggio e propositività.

Anch’io ci ho provato e, per ridere, ho cantato, suonato e recitato (per telefono) la Poesia, da me inventata, del "sottovuoto spinto”. In separata sede ve la farò conoscere.

Chi mi sta accanto ha detto pure che non ero proprio disinteressato, perché sono coinvolto più direttamente, in questa disagiata vicenda, a causa dell’età e della salute non buona. Che il virus sia a caccia del sottoscritto? Aiutatemi!
Per fortuna, e ve la consiglio, ho trovato un’applicazione fotografica per cambiare fisionomia e fisiognomica.
*
Scherzo mentre scrivo queste amenità, e penso che in un prossimo martedì, di là ancora a venire, potrei intrattenervi sul fotografo, sul grandissimo fotografo, Eugene William Smith, e parlarvi di un periodo della sua esistenza; di quando, disturbato dall’alcool e dalla depressione, aveva deciso di non uscire più da casa e di fotografare soltanto quel che vedeva dal rettangolo della sua finestra.
Quelle fotografie sono tragiche, allarmanti, sono costruite sulla solitudine, sul vuoto e sull’indifferenza: eppure sono magnifiche.
Nonostante ciò, Smith si volle allontanare da quelle visioni e da quelle rappresentazioni e andò a cercare altra fotografia che anni prima aveva raccolto nel giardino sotto casa ritraendo i suoi teneri bambini che varcavano fiduciosi la soglia d’ombra del giardino e camminavano nella luce nuova.
Chi conosce casa mia, sa che quella fotografia fa bella mostra di sé nella parete della scala d’ingresso come segno di speranza e di fiducia. Come tale la vede anche mia moglie e come tale ve la giro.
Mia moglie non sa che dopo venne il dramma di Minamata. Voi invece lo conoscete perché ne abbiamo parlato e ne parleremo insieme e perchè ne hanno tratto un film, con Jonny Depp presentato un mese fa a Berlino
Lo rivedremo insieme: è un ordine e non solo un augurio.
Buon martedì.
 
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Ultima Modifica: 2020/04/14 18:38 Da PipPap.
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