E' morto Piergiorgio Branzi
Il mese di agosto si è portato via il nostro amico carissimo, esemplare giornalista e straordinario fotografo. Aveva compiuto novantatrè anni ma era ancora pieno di idee e di iniziative. L'abbiamo conosciuto e premiato tante volte nella nostra Catania verso la quale rivolgeva sempre un pensiero di riconoscenza ed il giudizio bonario e fiducioso, proprio di chi ha conosciuto le città del mondo e conosce l'inevitabilità di tanti accidenti e di tante fortune.
Se la fama televisiva aveva oscurato quella del fotografo, noi tutti, invece, lo ricordiamo come tale e tributiamo alla sua vera passione, la fotografia, non solo l'elogio di un riconoscimento assoluto per il contributo artistico regalato alla fotografia italiana, ma anche per aver continuato, con fedeltà e coerenza, quel percorso tracciato e svolto da Cavalli, e proseguito dai suoi amici Giacomelli, Camisa, Berengo Gardin, Donzelli e C.
Questa scuiola, questi fotografi, ci insegnano, grazie al loro contributo, di trattenere in religioso rispetto l'evidenza del reale, e, nel contempo, liberare il gesto fotografico verso una rappresentazione la cui chiarezza e leggibilità, e quindi di poesia, sia capace sempre di penetrare i nuovi significati che solo gli occhi del sentimento sanno intercettare.
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