Filippo Masoero (classe 1894)
Un contributo al futurismo proviene da Filippo Masoero. Con le sue aerofotografie trasforma in dinamismo la staticità dell’oggetto consacrando l’atto percettivo attraverso l’immagine di ritorno. La sua fotografia sperimentale si basava essenzialmente nel tenere l’obiettivo aperto durante la caduta in picchiata in modo da lasciava impressionare la pellicola, sia di tutto ciò che si trovava davanti sia dell’atto stesso compiuto dal fotografo in picchiata verso il suolo. Attraverso una sorta di “action painting” la sua fotografica aerea risultava intrisa di una forte connotazione soggettiva.
Cosa ricercava quindi Filippo Masoero, attraverso il suo mosso?
Attraverso questa tecnica, in perfetta sintonia con i manifesti futuristi, egli celebrava il movimento e l’energia che attraverso esso veniva sprigionata. La staticità delle cose veniva trasformata attraverso un’immagine in assoluto divenire in una sensazione in continua evoluzione sperimentata e percepita in prima persona dall’artista, durante la sua realizzazione.