Chez Pippò
Più che la casa in realtà si tratta dello studio di Pippo. Lo studio dove esercita la sua attività di avvocato e che racchiude, fra le sue mura, o meglio nelle sue librerie, il magnifico mondo della fotografia … Si, perché fra queste, si viaggia attraverso il mondo ed i secoli di storia di arte fotografica e di artisti fotografi …
Tutto ha inizio così …
Ancora al lavoro, fisso un appuntamento con lui per ritirare il MIO premio … ma cosa avrò mai fatto per meritarmi questo premio! In realtà nulla … è la generosità di Pippo che merita la mia stima ed affetto …
Arrivo, sono sotto il suo portone, scorro velocemente i campanelli per trovare il suo nome … eccolo … Pappalardo … suono … non risponde … per un attimo ho temuto che fosse andato già via e invece … eccolo … con un filo di voce domanda “Chi è” ed io timidamente rispondo …
Mi indica il piano … ero quasi tentata di rispondere come simpaticamente ci ha raccontato Cosimo: “U sacciu” … un rito simpatico che, da anni, si consuma fra i due …
Eccolo che mi accoglie nel suo studio … non faccio in tempo a salutarlo che inizia una carrellata di commenti in merito a stampe incorniciate ma ancora da appendere, per passare poi alle librerie … piene, strapiene di libri fotografici di ogni dimensione, tipo e fotografo …
Inizia ad estrarne diversi … ne guardiamo le immagini insieme e lui le legge con quel suo solito fare sognante e poetico … lo ascolto volentieri perché da Pippo c’è sempre da imparare qualcosa …
Io fremo, guardiamo tanti libri ma non vedo il mio … come sarà … se ne sarà dimenticato? Tornerò a casa senza il mio HCB? E la dedica? me l’avrà fatta?
Continua il percorso di stanza in stanza … fino ad arrivare all’ultima … una porta chiusa si apre e davanti ai miei occhi scaffali traboccanti di libri … talmente tanti che alcuni di questi prendono persino il posto dei cuscini su un divano o dei soprammobili su un comò antico …
Nel mio giro turistico mi lascia guardare anche il suo primo portfolio … e tra uno scaffale e l’altro mi mette fra le mani qualche doppia copia di altri libri … (Mario Giacomelli “Interrogando l’anima” – Giovanni Chiaramonte “Dolce è la luce” – Angelo Zzaven “La forma dei pensieri”) …
Ho il sorriso sulle labbra … io, che a casa posseggo appena due libri di fotografia (di cui uno di Willy Ronis, anch’esso francese, vinto al suo primo concorso “I giorni delle palme”) e mi sembra di avere un tesoro, provo ad immaginare come si possa sentire lui ad avere questa enorme biblioteca …
Passata circa un’ora, mi congeda e mi porta là dove giace il MIO libro, quello destinato a me, lui (il libro) sapeva che un giorno sarebbe stato mio …
La copertina è già un programma … “HCB – A proposito di Parigi” … cade giusto a pennello con il mio viaggio e con la curiosità che mi ha suscitato questo grande fotografo nell’ultimo periodo …
Lo poggia sul tavolo e ne apre elegantemente la prima pagina … ECCOLA, la dedica … è un GRANDE … non se l’è fatto dire due volte … è tutto perfetto ... me la legge ad alta voce e mi augura anche un buon compleanno …
La dedica recita così:
“Perché ogni città, Parigi come Catania, fondamentalmente è una creatura della nostra umanità.
Lo sapevano HCB, Doisneau, Ronis, Izis, Berengo etc.
Ce lo torna a ripetere Enza, anzi ce lo sussurra, nei suoi anni nuovi, con i suoi nuovi occhi”
Pippo Pappalardo 10 Luglio 2008
P.S. Ho sempre amato la 24 ma la 53 mi diverte ancora!
Spero che a Pippo non dispiaccia che abbia voluto mettere in comune con gli amici Acaf questo momento così simpatico e questa dedica che è a dir poco fantastica …
Ci salutiamo, esco dallo studio e per tutto il tragitto con i miei libri in mano (ho fatto la spesa) il sorriso rimane come paralizzato in un’espressione di soddisfazione …
Grazie ancora Pippo
P.S.: Ti meriti un karma verde da parte mia (pollice in su)
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