03 Giugno, Palermo.
TERRA DEL RITORNO
di VALENTINA PELLITTERI
musiche originali di DARIO BUCCINO
a seguire MOSTRA di scatti inediti di GIOVANNI CHIARAMONTE
Con: Giovanni Chiaramonte, Marcello De Masi, Annegret Burg
Soggetto: Valentina Pellitteri
Regia, fotografia e montaggio: Valentina Pellitteri
Produzione: CSC Sicilia 2012
Formato: 16:9 HD
Durata:52’
http://vimeo.com/m/66928839
SINOSSI
L’idea di questo film documentario è quella di compiere una riflessione estetica ed esistenziale sul paesaggio attraverso l’esperienza artistica del fotografo GIOVANNI CHIARAMONTE.
Nel racconto di questa sua esperienza, che è esperienza di vita di chi ha diviso la propria esistenza tra il nord e il sud, la Sicilia, intesa come metonimia del mondo, diventa implicitamente protagonista del film.
Chiaramonte nasce a Varese nel 1948, da genitori di Gela, si trasferisce a Milano e dal 1967 si dedica e studia fotografia fondando la propria visione sulla concezione della realtà come dramma della forma. Il suo interesse principale è infatti proprio l'intreccio tra forma dei luoghi e destino degli uomini.
La Sicilia per C. è punto di partenza ma anche un punto di ritorno: “Isola di luce e terra di tenebra, isola dove si resta perennemente tentati dalla fuga, è un universo nel quale lo struggimento del mancato ritorno segna l'estremo di una scala tonale.”
Un film intensamente legato ai temi del percorso umano dell'artista e alle sue riflessioni sul rappresentare.
NOTE DI REGIA
Questo film vuole parlare della Sicilia come paesaggio possibile e impossibile attraverso il rapporto del suo territorio, e non solo, con gli SGUARDI costituitivi del film: quello esplicito del maestro fotografo, e quello implicito della regista Valentina Pellitteri interessata nel suo percorso formativo al rapporto tra cinema e altri linguaggi delle arti visive e performative.
La fotografia rappresenta la fine e l'inizio al tempo stesso di un intervallo sospeso. Il mezzo cinematografico qui rappresenta il tempo di questo atto: riesce ad espandersi attraverso il movimento in ciò che è racchiuso nello spazio della stessa foto e sconfinare; cerca semplicemente attraverso il ritmo del montaggio di mettere in relazione tra loro gli scatti; e infine racconta tutto ciò che nella pratica della fotografia si riferisce al rituale della fotografia, al tempo dell’azione e dell’incontro dell’uomo coi luoghi.