ACAF - Associazione Catanese Amatori Fotografia

 
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Imago

Intorno all’immagine gira tutta la nostra comprensione: l’immagine è segno, suono, sogno, fantasia, fantasma, immaginazione, realtà ed illusione. Era la maschera che nell’antichità si posava sul volto del defunto affinché si conservasse un ricordo e, quindi, un tramite del passaggio tra la vita e la morte.

Siamo fotografi e, troppo spesso, adoperiamo o abusiamo di questa parola, che è anche un concetto ed una esperienza. Occorre, quindi, averne più conoscenza e consapevolezza per conoscerne la profondità del significato e, con esso, i possibili confini.
Cosa fare?
Leggere. Di più e meglio.
Ed allora, compiti per le vacanze o, se preferite, solo qualche consiglio di lettura.

Mi sembra onesto avvertirvi che i libri che vi propongo non sono di argomento fotografico ma sono senz’altro propedeutici (che significa che sono introduttivi) alla fotografia; ed in ogni caso, dovrebbero (ma non è necessario) far parte della cultura generale di chiunque volesse penetrare nel mondo dell’espressione e della rappresentazione visiva. Ed allora?
Se ne leggerete qualcuno avrete passato in modo egregio (ex grege=fuori dal gregge) il vostro tempo: se non ne leggerete affatto probabilmente avevate qualcosa di meglio da fare.

a) Ernst Gombrich, Julian Hochberg, Max Black
Arte e percezione, Come pensare le immagini. Einaudi, €17

Un classico testo, a più mani, circa la riflessione sulle immagini e sulla loro natura, esemplare per chiarezza ed importante per l’approccio interdisciplinare.

b) Manlio Brusatin,
Storia delle immagini, Einaudi

Si , le immagini hanno una storia come le parole, ma la loro origine appare legata alla nascita ed alla costruzione degli oggetti figurati ed alla loro osservazione dapprima riflessa da uno specchio, poi portata da un supporto. Questa semplice costruzione si complica non appena la loro storia, nascita e sviluppo, si incrocia con la nostra immaginazione e con la nostra cultura e da qui l’idea del doppio, della duplicazione, della copia, dell'analogia, della somiglianza, della rappresentazione, della descrizione etc… Dello stesso autore, stesse edizioni, Storia dei colori, e, Storia delle linee,.€ 15,oo

c) Regis Debray,
Vita e morte dell’immagine, Il Castoro

Un autentico libro da comodino (o da water, secondo gusti ed abitudini) ed in ogni caso un libro di cui sento regolarmente il bisogno per capire perché sono ancora affascinato dalle immagini e perché ancora, intorno a me, uomini e donne, continuano a produrne.
Questa è una storia dello sguardo nella civiltà occidentale: attenti, contiene una profezia nel momento in cui postula che la scomparsa dell’immagine in detta società sarà anche il momento della sua fine.

d) a cura di Andrea Pinotti e Antonio Somaini
Teorie dell’immagine – il dibattito contemporaneo, Cortina editore, €27

Sé è vero che siamo immersi nella civiltà delle immagini, venirne fuori può essere l’occasione migliore per capirne l’importanza, la natura, i possibili pericoli. Può essere l’occasione buona per recuperare le ragioni della nascita di un’immagine; o per impossessarsi delle tecniche o degli strumenti della cosiddetta cultura visuale. In questo libro dieci saggi vi daranno di che pensare.

e) Hans Belting,
Antropologia delle immagini, Carocci, € 32

Potrà mai la storia dell’immagine emanciparsi dalla storia dell’arte e dall’estetica?
L’Autore ci prova riflettendo sull’immagine del corpo umano e dedica proprio l’ultimo capitolo all’immagine fotografica. Di lettura impegnativa ancorché fascinosa.

f) David Freedberg
Il potere delle immagini – IL mondo delle figure: reazioni ed emozioni del pubblico, € 34

"Mi piace, non mi piace. Mi fa schifo ma lo voglio. Distruggila".
Quante volte abbiamo reagito così davanti ad un' immagine.
Davanti ad alcune proviamo devozione, rispetto, non le butteremo mai. Altre invece le sopprimiamo affinché non ci influenzino con il loro effettivo o presunto potere nefasto.
L’autore indaga il fenomeno in tutte le direzioni muovendo dall’antichità fino ai nostri giorni, facendo cadere il confine tra immagini colte ed immagini popolari e queto risultato penso che ci interessi alquanto.

P.S.:
Non dimenticate, poi, che “siamo fatti ad immagine e somiglianza” e quindi, almeno per me, il problema estetico precede, magari di poco, quello etico.
L’individuazione o meno della Bellezza e quindi del centro vitale dell’immagine va di pari passo con la ricerca del Vero e del Buono.
La rivelazione di una forma intellegibile, all’interno del dramma dell’esistenza, non è che il faticoso chiedere all’immagine del perché della sua sussistenza.
Chi volesse approfondire: Hans Urs von Balthasar, Gloria, edizioni jaca Boock, €. tantissimi.


Non mandatemi in quel posto. Già ci sono.
Comunque Buone vacanze.

Pippo Pappalardo

 
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