ACAF - Associazione Catanese Amatori Fotografia

 
  • Decrease font size
  • Default font size
  • Increase font size
ACAF Forum
Benvenuto/a, Ospite
Prego Accedi o Registrati.    Password dimenticata?
Turi Calafato 15 Aprile 2014 (1 in linea) (1) Visitatore
Vai a fine pagina Rispondi al messaggio Preferiti: 0
Discussione: Turi Calafato 15 Aprile 2014
#8830
Caristofane (Utente)
Carpe diem!
utente platinum
Messaggi: 447
graphgraph
Utente non in linea Clicca qui per vedere il profilo di questo utente
Socio Nr.: 409 Sesso: Maschio Compleanno: 1964-12-15
Turi Calafato 15 Aprile 2014 10 Anni, 1 Mese fa Karma: 2  
Gentile ospite della serata il simpatico Turi Calafato, timido ed impacciato all’inizio, si scioglie presto e si presenta con una serie di immagini accompagnate dai suoi pensieri.
Si è accostato solo da pochi anni alla fotografia, ma già ha ben focalizzato le sue idee.
Non si è parlato di attrezzature… un passo avanti!
Si è parlato di idee, di progetti fotografici, di immagini, di linguaggio.
Pur essendo giovane, anagraficamente, oltre che fotograficamente, Turi ha già capito che dietro un’immagine c’è sempre un’idea. Il suo genere preferito è la street photography, ma ha già focalizzato la necessità di un messaggio. Molti, forse troppi, fotografi hanno oggi gli hard disk pieni di immagini, spesso esteticamente belle, tecnicamente correte, ben composte, ma prive di nesso, prive di messaggio, queste immagini finiscono col rimanere immagini nude, vettrici di un valore estetico fine a se stesso, autocompiacenti, per così dire. Queste immagini però non hanno spessore e spesso non riescono neanche a raccontare una storia, perché troppo slegate fra loro. Queste immagini spesso finiscono per rimanere sepolte nei loro depositi elettronici.
Oggi molti di noi si stanno sempre più rendendo conto che la fotografia non è morta, è solo cambiata. Lo abbiamo già detto più volte, se una volta la componente tecnica aveva una importanza fondamentale nella fotografia, oggi questo elemento è stato superato dalla tecnologia. Ciò ha permesso a molti di concentrarsi sul passo successivo: il linguaggio ed il contenuto. Se per qualcuno la ricerca si è spostata verso un piano formale più complesso e la ricerca di una nuova estetica che si allontani quanto più possibile dalla produzione automatizzata, per altri il messaggio si è fatto l’elemento pregnante, anche a costo di sacrificare (o forse sacrificando di proposito) l’aspetto tecnico-formale. Su questi due piani si muove prevalentemente la attuale ricerca fotografica, secondo il mio modesto, opinabile, parere.
Turi ha una sua spiccata sensibilità, legata al suo percorso culturale, sociale, politico (nel senso buono del termine), che lo porta a cogliere dei disaggi nell’ambiente in cui vive e nei luoghi che va a visitare. Così ha deciso di raccontare questi disaggi attraverso le sue immagini. A lui non importa il luogo in se stesso, gli elementi turisticamente o anche scenograficamente più noti sono da lui evitati programmaticamente. A lui interessa l’uomo, l’ambiente in cui vive e i suoi disaggi. Si è concentrato sull’alienazione e l’isolamento, sullo spaesamento, sui contrasti e sui malesseri di questa nostra società e li ha identificati di volta in volta nei luoghi che l’uomo frequenta e su come li vive, nei contrasti fra la felicità simulata in una pubblicità e la vita reale, sui momenti di sconforto, nella solitudine di un pasto consumato di fretta, vicini eppure lontani dagli altri, nelle folle che vivono il disaggio del sovraffollamento degli ambienti e dello spostamento di massa, in una mascherina che dovrebbe difendere dal rischio di trasmissione di malattie o dall’eccesso di inquinamento, ma che di fatto finisce con l’esprimere un’ulteriore barriera fisica, oltre che psicologica, posta di proposito fra se e gli altri. La sua esplorazione si spinge anche sul piano formale, nella ricerca del riflesso, dell’immagine nell’immagine, fotomontaggio naturale o illusione ottica di una vicinanza che non c’è e che invece è separazione ancora una volta, separazione fisica dovuta al vetro che si frappone per l’appunto. Ma anche qui non sfugge la volontà di un messaggio da proporre. A volte si concentra su una ricerca psicologica delle espressioni, colte al volo, nei volti e nei gesti di un passante ed inserite in un contesto urbano contrastante e per questo conturbante.
Certo la sua ricerca è ancora agli inizi, i suoi progetti, necessitano di approfondimento, i racconti di essere strutturati, la tecnica di essere perfezionata, ma per questo c’è tempo, l’importante è che abbia intrapreso il giusto cammino, il resto verrà da se, un passo dopo l’altro. Chi ben comincia…
Per concludere vorrei sfatare il mito di critici feroci che Pippo ci aveva ritagliato, come vedi non siamo così cattivi e quando lo siamo cerchiamo di esserlo a fin di bene, verso noi stessi prima che verso gli altri. Si cerca di proporre un pensiero, di dare un consiglio, di formulare qualche considerazione, di esprimere un’interpretazione, giusta o sbagliata, talvolta limitata, qualche volta forte, ma sempre onesta, se possibile.
Benvenuto all’ACAF Turi, attendiamo con ansia i tuoi progressi che, sono certo, non tarderanno a venire.
Avanti il prossimo… i leoni hanno fame!

Emanuele Canino

 
Riporta a un moderatore   Loggato Loggato  
 
E\' un\'illusione che le foto si facciano con la macchina... si fanno con gli occhi, con la testa e con il cuore.
Henri Cartier-Bresson

Chi non sa fare una foto interessante con un apparecchio da poco prezzo, ben difficilmente otterrà qualcosa di meglio con la fotocamera dei suoi sogni.
Andreas Feininger
  Per scrivere in questo Forum è prima necessario registrarsi come utenti di questo sito.
Vai all'inizio pagina Rispondi al messaggio
Powered by FireBoardscarica gli ultimi messaggi sul tuo computer!

Social network

Segui l'ACAF

instagram.png fb-art.png twitter-logo.png
youtube-128.png