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G.Dyer, L'infinito istante, Einaudi (1 in linea) (1) Visitatore
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Discussione: G.Dyer, L'infinito istante, Einaudi
#813
PipPap (Utente)
utente platinum
Messaggi: 1122
graphgraph
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Sesso: Maschio Ubicazione: catania Compleanno: 1952-11-11
G.Dyer, L'infinito istante, Einaudi 15 Anni, 9 Mesi fa Karma: 9  
La segnalazione della nostra Enza ha anticipato un mio "consiglio per gli acquisti". In effetti la proposta del libro da Lei indicato è assai valida poichè, accanto a tante antologie, storie e monofìgrafie, è opportuno aggiungere quelle raccolte di saggi che consentono al fotoamatore evoluto (ma quanto mi è antipatica questa definizione) di guardare al fenomeno fotografico sotto altre angolature e, specificatamente, a quelle che incidono sul costume sociale, che informano le nostre rappresentazioni ed anche a quelle che definiscono le attenzioni che riservaiamo a questo straordinario self media.

Per tale ragioni mi permetto di aggiungere un altro consiglio e precisamente

Geoff Dyer
L'infinito istante (saggio sulla fotorafia)
Einaudi, 2007, €24,00.

Un libro sulla fotografia in cui l'Autore interpella e dialoga i grandi fotografi (spesso da lui non conosciuti) attraverso le loro opere per raccontare di piccole e grandi storie che possono stare dentro fotografie notissime o sconosciute.
Un libro scritto da chi si vanta di non essere un fotografo, di non possedere neanche uno strumento fotografico, che ammette che tanto può risultare un ostacolo ma anche un vantaggio in termine di purezza d'incontro.
Un autore che riconosce di essere stato scrupoloso nello scrivere questo libro almeno tanto quanto nelll'essere stato consapevole della sua totale impreparazione.
Un autore che ha sfidato se stesso nel non citare ogni cnque pagine Barthes, Benjamin, Sontag e compagnia bella.
Un autore che ammette che fotografare insegna a vedere le cose anche senza lo strumento, ma che riflettere sula fotografia insegna a pensare alle immagini che non si sono raccolte ed a quelle che si raccoglieranno domani.
Da leggere senza affanno, come pasteggiando a champagne, attendendo di decantare l'effetto del sorso e della pagina.
Buona bevuta, scusate, lettura.
Pippo Pappalardo
 
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