Recensione di Alberto Castro
Foto del mese.
(Giugno, Luglio, Agosto)
“Il Silenzio” di Maurizio Longhitano ( Ducatone 998).
Matisse diceva che un centimetro quadrato di blu è cosa ben diversa da un metro quadrato dello stesso blu. Maurizio aggiunge, ad un così importante assunto, una valida considerazione: il blu non varia solo al variare delle due dimensioni piane a noi fotografi molto note, ma varia anche al variare della profondità e quindi della luce che lo attraversa. Maurizio aggiunge la terza dimensione alla teoria del colore. Quello stesso metro quadrato di blu assume dunque caratteristiche profondamente diverse percorrendolo dalla sua superficie alle sue più intime profondità.
Variazioni sul tema? No, approfondimenti tangibili e necessari, indispensabili anche per noi, comuni fotoamatori sprovvisti di pinne…
La mia scelta della foto del mese (o meglio dei mesi estivi Giugno, Luglio ed Agosto) cade su “Il Silenzio” di Maurizio Longhitano. Sono tanti i motivi che mi portano a questa scelta, la maggior parte dei quali non basati sui criteri fondamentali ed oggettivi che abbiamo avuto modo e fortuna di apprendere la scorsa stagione acaffina; non si tratta quindi di un sistema basato sul “cosa”, “come” e “perché”, per lo meno non nel modo discusso lo scorso aprile. Si tratta di un giudizio parziale, basato quasi esclusivamente sul piano emotivo e personale. Quali cassetti, quali riferimenti, quali “patrones” è riuscito ad aprireMaurizio nella mia persona? Quali considerazioni ha mosso la profondità di questo blu ed il “suono” di questo Silenzio? Insomma si tratta di una valutazione un po’ più alla Barthes, magari meno oggettiva e quindi “vietata” a qualsiasi giurato… spero non me ne vogliate!
Il “silenzio” per Maurizio alle profondità marine è un rumore assordante. Il silenzio… si parla di silenzio come privazione, di silenzio come impossibilità fisica di esprimersi, di silenzio come costrizione, come impotenza talmente forte e disarmante da divenire assordante frastuono. Una “città invisibile” all’interno della quale rifugiarsi, dove l’intimo frastuono di ognuno di noi non può essere comunque udito da nessun altro, ma che probabilmente viene percepito e riconosciuto perché comune a tutti gli abitanti di questo luogo. Maurizio mi porta a scavare dentro di me, a rimettere ancora una volta in discussione il significato del Silenzio e di ogni sua manifestazione incluso il suo “suono”. Per Maurizio il Silenzio è a colori, e non potrebbe essere diversamente, ma di colori particolari con dominanti inevitabilmente blu! Beh, in qualche modo ho trovato il mio “punctum”, legando il mio silenzio al suo attraverso opposti e contrari, ma certamente anche attraverso sinonimi e chiare assonanze.
Si tratta di una magnifica foto a colori… Bicromia assoluta, un perfetto “dialogo tra blu e nero”, tutto in perfetto equilibrio. Peraltro neanche a dirlo, i neri sono “decisamente chiusi”!
La composizione è splendida, essenziale, geometricamente perfetta ed in perfetto equilibrio. Tre elementi, il triangolo il cerchio e la figura umana. Tutto racchiuso in una seconda magia che ci regala il secondo cerchio che unifica e dona pace all’intera composizione. L’ulteriore punto luminoso della torcia è probabilmente ciò che rende unico questo momento. Ciò attraverso cui il suo “silenzio” si manifesta in tutta la sua potenza. Sarebbe altrettanto potente il suo manifestarsi senza quell’apparente insignificante pun(c)to luminoso? A mio avviso no! Attraverso quel punto, la foto assume una quarta dimensione aprendo la mia anima ad una diversa idea di Silenzio.
Fotografia è scrivere con la luce… la luce è ciò che insieme all’idea fa la differenza. La luce in questa fotografia regala tutte le gradazioni del blu in analogia a tutti i possibili Silenzi che ognuno di noi è capace di riconoscere.
Tempo, Maurizio ! Con questo scatto tu ci regali Tempo! Il tuo tempo per riflettere prima di comporre e scattare, che a sua volta dona tempo alla riflessione di chi guarda, regalando ad ognuno il suo “Silenzio”, fatto di ciò del quale ciascuno di noi riesce a comporLo…
Beh! Immagino per un attimo di averla scattata io, ma mi arrendo al secondo tentativo, tecnicamente mi mancano i rudimenti, l’ABC…Maurizio ci invita a provare l’ebbrezza della foto subacquea: “ma magari Maurizio , le pinne le ho, ma tutto il resto?”
Bravo e complimenti!
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