Mimmo Jodice: Tra impegno sociale e desiderio di espressività.
Il titolo di questa nota fu proprio il tema di una delle nostre serate dedicate ai Grandi Fotografi: sulla scorta degli audiovisivi forniti dall’amico Barbera, provammo insieme a riflettere sul percorso storico, artistico ed esistenziale che ha portato l' Autore verso una meritatissima fama internazionale e soprattutto verso quel riconoscimento di una qualifica, dall’autore non cercata, ma, inevitabilmente, da tutti noi a Lui attribuita, e cioè, di essere divenuto nel tempo un autentico Maestro della Fotografia.
Chi sia Mimmo Jodice non dobbiamo spiegarlo in questa sede – so, peraltro che per alcuni di noi costituisce una sorta di miraggio o di riferimento culturale assoluto – ed è inevitabile che l’editoria specializzata interessandosi della sua vicenda fotografica lo tratti, per l’importanza e per la statura del personaggio, come una sorta di guru della fotografia italiana: niente di più sbagliato!
Fortunatamente due magnifici incontri editoriali con la sua personalità ne consentono l’approccio in termini corretti e scientifici.
Il primo libro appartiene alla benemerita collana “I grandi fotografi” della Bruno Mondadori, ed è scritto, curato e voluto dall’ottima Roberta Valtorta - critica, saggista e storica di talento - che in questa circostanza, in forma sintetica ed elegante, senza enfasi e senza retorica, distribuisce la vicenda biografica del fotografo napoletano lungo l’arco della storia della fotografia italiana e no degli ultimi cinquant’anni, confrontandola con la ricerca e la sperimentazione di quegli anni e, soprattutto, non trascurando mai la frizzante vivacità culturale napoletana che emerge anche quando si fa buio e il morbo devasta.
Un eccellente testo dove si dipana il percorso della fotografia italiana all’interno della ricognizione di quegli spazi culturali e di quei luoghi che ne hanno contrassegnato il carattere e le peculiarità: assai indicativa è la volontà di accostare l’opera del nostro fotografo con tutti i momenti e i movimenti artistici di cui ha saputo conquistare la fiducia e che da lui hanno ricevuto un forte contributo artistico e ideologico.
Assai ben individuate e selezionate le immagini che hanno reso famoso Jodice nel mondo, soprattutto quelle d’impianto, come dire, sperimentale che gli hanno valso il giusto riconoscimento di docente di fotografia all’interno di Accademie Artistiche che anni addietro guardavano all’immagine e alla visione fotografica in termini certamente antiquati e che oggi, grazie alla sua opera, ci appaiono notevolmente tramontati.
Altro libro, stavolta della collana edita da Contrasto, “lezioni di fotografia”, dal titolo “la Camera incantata” a cura di Isabella Pedicini, completa la ricognizione ed il ritratto, è il caso di dire, del nostro fotografo. Sotto forma di esposizione autobiografica, in un dialogo effettivamente assai serrato tra immagini e pensieri, Jodice mette personalmente a fuoco - nell’incantamento di una camera (il richiamo è al un celebre quadro di Carrà) che vuole accoglierci nella luce della riflessione- , alcuni concetti fondamentali della sua maturazione artistica ovvero Linguaggio, Persone, Silenzio, Enigma, Prospettive, Riverberi.
Ognuna di queste parole è un’esperienza ed un esperimento fotografico che trasversalmente contrassegna tutta l'esistenza e la fotografia nella quale la medesima si é rispecchiata e, direttamente, trova espressione e visibilità nella sua ricchissima produzione. Assai ricco e bello l’apparato illustrativo.
“Esistenzialmente da leggere”
Roberta Valtorta
Mimmo Jodice,
Bruno Mondadori, €. 19,oo;
Mimmo Jodice con Isabella Pedicini
La camera incantata – Lezioni di fotografia
Contrasto, €. 19.90
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