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Michael Freeman - La visione del fotografo (1 in linea) (1) Visitatore
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Discussione: Michael Freeman - La visione del fotografo
#6955
PipPap (Utente)
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graphgraph
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Sesso: Maschio Ubicazione: catania Compleanno: 1952-11-11
Michael Freeman - La visione del fotografo 11 Anni, 11 Mesi fa Karma: 9  
“La visione del fotografo” di Michael Freeman

LOGOS, € 19,95


Vogliamo catturare le immagini oppure vogliamo crearle?
Apparentemente sembra che tutta la nostra volontà di fotografare si sia ridotta a questo dilemma.
Non è così.
Cosa significa catturare? Ha, forse, a che fare con il ricordo, con la nostra volontà di capire, com-prendere, trattenere? Con la nostra paura di morire o vedere scomparire le cose a cui teniamo?
E, poi, creare non richiede, forse, un po’d’umiltà e, quanto meno, il riconoscere che sempre da qualcosa muoviamo per ottenere una rappresentazione (e non dal nulla).
Da tempo, anche in fotografia, il concettuale confonde, invadendolo, il mondo del reale ed ancorché il fotografare sia nato come complemento al reale pretendiamo di modificarlo tutte le volte che non lo riteniamo capace di rappresentarci quanto desideriamo esprimere.
Capisco benissimo chi possa sentirsi oppresso dalle barriere della necessità prospettica, o figurativa, o storica e quindi senta forte il desiderio di andare oltre, verso l’astrazione, dietro il cartone della foto, dentro il file, interagendo magari col suono e la parola ma a questo punto occorre chiederci se vogliamo rimanere fotografi.
Abbiamo, invero, seguito il percorso indicatoci da Duchamp.
Ora, dopo averlo ringraziato, da Duchamp ritorniamo al reale, che, grazie alla sua lezione (l’occhio che crea), riconosciamo come l’oggetto referente della nostra attenzione e del nostro sentimento, e lo intratteniamo con tutto ciò che ne fa la storia e ne rivela la natura.

Nel libro che vi propongo, paradossalmente, c’è proprio quest’esperienza.
Perché, allora, dico paradossalmente?
Perché l’autore è l’ottimo Michael Freeman, che ha scritto i libri fotografici più venduti al mondo; che sono dei manuali e non delle antologie o dei spremi cervelli; insomma roba che aiuta a capire piuttosto che a dimenticare.
Ma, badate bene, stavolta, non è un libro di consigli e di raccomandazioni solo per fotografi: stavolta si fa un passo avanti, tant’è che è un libro per tutti.

Qui, la “visione” del fotografo è un modo di esprimere ciò che “interessa” o dovrebbe interessare il fotografo. Semmai , e se volete, è il passo propedeutico alle antologie di immagini o di critica ed ai testi spremi cervello.
Ve lo consiglio, anche perché di facile reperibilità e di prezzo onesto. Straordinaria ed esemplare la selezione d’immagini adoperata.
 
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Ultima Modifica: 2012/05/22 13:06 Da PipPap.
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