Per la serie "i visionari" de la Repubblica da oggi è in edicola il volume su Peter Lindbergh, (1944-2019)
Dichiara il fotografo, diventato famosissimo per i suoi calendari e per aver immortalato le più celebri modelle degli ultimi anni, di amare le donne, E chi on le ama, mi verrebbe di rispondergli. Fotograferemmo eternamente la loro bellezza calandoci nel mistero ineffabile del loro volto.
Certo il nostro autore lo fa fa con maestria e capacità dimostrando di avere appreso la lezione del suo mentore Newton ma ora che non c'è più il giudizio tecnico sul nostro Peter fa più pignolo; troppo facile con quelle modelle, con quella giovinezza, con i clichè abituali dei canoni occidentali.
C'è qualcosa di vero, e proprio per questo la riflessione odierna guarda ad altre prospettive. Il volto del desiderio? l'interpretazione odierna del voyeurismo? una rivisitazione più spregiudicata del nudo? l'attiva collaborazione del soggetto-donna ritratta?
C'è questo ed altro ancora in questo fascicolo prefato, come sempre, dall'ottimo Smargiassi, in collaborazione - tra cronaca e poesia - di Emanuele Farneti,
Dimenticavo: Milla Jovovich, da sola, ci fa diventare l'Ucraini.
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