E stavolta è il turno d Dorothea Lange, Non fatevi mancare questo appuntamento in edicola giorno 4 febbraio p,v, Il caro Smargiassi anche stavolta ci guiderà, da par suo, dentro la vicenda storica e visionaria di questa gigante della fotografia americana e noi potremo, ad un prezzo ragionato, continuare la nostra avventura dentro la storia della fotografia con un testo ricco di immagini importanti, ben introdotto, ben commentato, ben stampato, bene tutto.
Si in effetti questa serie editoriale ogni mese mi sorprende per la sua qualità e per le sue scelte: era ora!
Ma parliamo di lei, di Dorothea Lange, fotografa americana, nata in una famiglia borghese, rivelatasi ben presto un’eccellente fotografa ancorché la sua maturità, e quindi il suo approccio con la realtà, a suo dire, sia stato contrassegnato da una poliomelite contratta in giovane età che l’ha, un lato umiliata ma dall’altro forgiata nel carattere e nella determinazione lavorativa. Altro episodio formativo dalla stessa confidatoci il conflittuoso rapporto col padre cui non perdonerà il divorzio dalla madre, con cui non si riconcilierà, e di rifiuterà il cognome attribuendosi quello della madre.
In seconde nozze, sposerà l’economista Schuster Taylor che tanta influenza avrà sulle sue scelte tematiche ed in particolare sul suo contributo alla campagna fotografica passata alla storia come la F.S.A.. Security Administration, Questa storica impresa fotografica, alla quale parteciparono tantissimi importanti fotografi, vide il contributo della nostra caratterizzarsi per la spiccata analisi squisitamente femminile della vicenda economica del ventennio: Il suo obiettivo, spesso puntato sulle donne, sui loro vestiti sempre più trascurati, sulle loro reticenze, sui loro pudori e soprattutto sulle loro maternità farà storia e creerà autentiche icone che attraverseranno la cronaca e si faranno chaivi interpretative della forma del ritratto ambientato, Si veda per tutte la “Madre migrante” (davanti alla quale mi levo il cappello, piango, ma non perdono la correzione del famoso dito sotto il capo del bambino)
Voi, per intanto godetevi il volume.
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