Tutti i giornali nazionali questo mese hanno ricordato gli ottanta anni dell’illustre fotografo. Si potrebbe pensare che sia stato il doveroso omaggio al protagonista assoluto del fotogiornalismo italiano. Riteniamo, però, che ci sia stato in questo augurio, ed in questa ricorrenza, il riconoscimento prezioso e sincero al lavoro dell’ infaticabile testimone del nostro tempo, e in particolare, delle vicende della nostra Italia. Per noi Acaffini, che lo abbiamo avuto ospite attento, curioso ed appassionato, durante le esaltanti giornate di lavoro del MedPhotoFest, il suo compleanno è l’occasione per rammentare quanto ci ha confidato gentilmente in quella circostanza: attenzione al vero, attenzione alla vita, attenzione alle declinazioni del tempo. Ricordiamo come, nella circostanza, abbiamo scambiato con lui i risultati di quelle esperienze che egli ha saputo racchiudere in centinaia di pubblicazioni ed in un archivio di oltre un milione e mezzo di scatti. Come dice lui stesso, tra cento anni qualcuno avrà un’idea più precisa, grazie a queste immagini, di come si viveva in questo pianeta. Noi che partecipiamo con gioia alla ricorrenza,gli ricordiamo che se questo pianeta ci è in parte un po’ più conosciuto, specialmente la nostra Italia, molto lo dobbiamo al mestiere del suo occhio, alla passione dell’onestà del suo vedere, al suo infinito desiderio di rappresentare, nel tempo lungo del libro e del racconto fotografico, la vita accanto a noi. Auguri, caro Gianni, da tutti i fotografi ACAF.
Pippo Pappalardo
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