A questo punto occorre chiedersi il perchè?
Cosa spinge
Lartigue a sottovalutare il suo scatto ed a far scrivere nei suoi appunti
“soggetto mal fotografato”?
Osserviamo con attenzione lo scatto e consideriamolo nel contesto storico in cui nasce. Ricordiamo che Lartigue era all’epoca un giovane fotoamatore, e se consideriamo ahimè le famigerate regole dettate da presunti canonici fotografici, in effetti quella foto risulta
“sbagliata” per almeno cinque motivi:
1 flou;
2 mossa;
3 decentrata, ossia non fa riferimento ai canoni della composizione del tempo;
4 deformata;
5 il soggetto principale è tagliato, c’è quindi un errore di inquadratura.
Già dal 1901 furono dedicati interi articoli sulle deformazioni simili dovute a problemi di otturatore a tendina. Tecnicamente veniva già spiegato quale era il fenomeno che generava la deformazione (nel caso specifico vd. la ruota ovalizzata) con articoli specifici ed estremamente dettagliati. La foto veniva categoricamente indicata come errata... e così obbedì
Lartigue! Possiamo poi passarci una mano sulla coscienza e chiederci in quanti avremmo tenuto quella fotografia se fosse stata nostra, ma questo è altro discorso...
Nel 1924 inizia a circolare una foto di
Man Ray di un’auto in corsa deformata dalla sua velocità, viene da lui stesso inviata ad un suo amico (
Francis Picabia), senza poter non notare come il Flou, il mosso e la deformazione accentuassero il senso del movimento e della dinamicità. Un autore attento all’errore ed alla sperimentazione mette in discussione i canoni in voga e scopre ciò che oggi appare evidente e quasi scontato. Da quel momento il mosso, il flou, la deformaione da quel momento sono sdoganati ed iniziano ad apparire sulle riviste specializzate.