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Re:La presenza umana in fotografia (1 in linea) (1) Visitatore
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Discussione: Re:La presenza umana in fotografia
#7003
mary (Admin)
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graph
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La presenza umana in fotografia 12 Anni fa Karma: 30  
nel mio girovagare tra le pagine di facebo ho trovato questo interessante spunto di lettura, magari volendo anche da approfondire sentendo le vostre opinioni, con il consenso dell'autrice lo riporto qui:



La questione della presenza umana nelle fotografie è un tema spesso dibattuto, ed è capitato (e continua a capitare) spesso anche a me, di ricevere critiche del tipo "eh, ma se ci fosse stata la presenza umana era meglio, era superiore".

Sono critiche giuste oppure no?

Come in tutte le cose la risposta è: dipende.


Dipende dal genere fotografico che stai interpretando, ma soprattutto dal messaggio che vuoi comunicare con la tua fotografia.


Prima però facciamo una doverosa precisazione: inserire un elemento umano (grande o piccolo che sia in termini di peso all'interno del fotogramma) renderà giocoforza la presenza umana il soggetto della fotografia e tutto il resto diventerà elemento di contorno.

Questo va benissimo se vuoi che la presenza umana diventi soggetto della fotografia, oppure se ti serve per restituire il senso delle proporzioni, o per raccontare una storia.


Ma se il tuo scopo narrativo è altro (pensa magari alle fotografie di architettura, o le geometrie, o i paesaggi, o gli astratti) dove il soggetto è ben altro, inserire una figura umana sposta inevitabilmente il punto di attenzione. Se quindi faccio un paesaggio e ci inserisco una figura umana, non è più una fotografia di paesaggio, ma diventa un ritratto ambientato, oppure un paesaggio che vuole raccontare qualcos'altro.


Se faccio una geometria ricavata da architetture, ed inserisco una figura umana, il soggetto non è più l'architettura, ma il peso ed il significato si spostano sull'elemento umano e magari sulla relazione fra esso e la struttura. Ecco perchè devi interrrogarti su quando una figura umana è funzionale al messaggio della tua fotografia, e quando no. Anche a me è spesso capitato di sentirmi dire "ma quelle con la figura umana sono meglio", ed io ho sempre risposto che non è vero che sono migliori, sono semplicemente diverse, perchè esprimono "altro".


Purtroppo devi capire che ci sono persone, e fotografi, molto settoriali, che si focalizzano soltanto su un genere fotografico e non apprezzano tutto il resto. Quindi se becchi un fotografo amante del ritratto e gli fai vedere una geometria ti dirà che non gli piace, e che vuole la figura umana! Ma questo è un suo limite, non deve essere certamente il tuo.

Ognuno deve essere libero di esprimersi come meglio crede, e per fortuna la fotografia permette di declinare le espressioni della creatività umana in una moltitudine infinita, e non solo a due o tre generi fotografici.


Quindi ben vengano le fotografie prive di figura umana, la storia della fotografia ne è piena, e non sono certamente fotografie di serie B o meno "ricche", sono solo espressioni diverse del medesimo scopo: comunicare per immagini.



Giovanna Griffo


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Ultima Modifica: 2012/05/30 12:38 Da mary.
 
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#7005
Caristofane (Utente)
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Socio Nr.: 409 Sesso: Maschio Compleanno: 1964-12-15
Re:La presenza umana in fotografia 12 Anni fa Karma: 2  
« L'uomo è la misura di tutte le cose, di quelle che sono in quanto sono e di quelle che non sono in quanto non sono »
( Protagora, fr.1, in Platone, Teeteto, 152a)

La questione che hai sollevato sembra invero alquanto spinosa e la soluzione non è univoca, come non lo è l’interpretazione della famosa frase di Protagora (vedi).
Con tutto il rispetto per l’autrice del testo da te riportato, degnissima di considerazione, non sempre e non solo la presenza umana è sinonimo di ritratto ambientato e ce lo dimostra lei stessa con la fotografia che accludi. In essa la minuta figura umana non può certo dirsi un ritratto, eppure risulta essere elemento di interesse che richiama subito il nostro sguardo (non solo per il colore) e ci da una misura di riferimento per la grandezza degli oggetti raffigurati. Inoltre ci pone immediatamente a nostro agio in un ambiente che altrimenti potrebbe apparire estraneo e incomprensibile e pertanto inquietante.

Perché ci soffermiamo a guardare una fotografia? Perché ne traiamo piacere. Nell’osservare la figura umana all’interno di una fotografia noi traiamo piacere per una serie di motivi.
Innanzitutto perché osserviamo qualcosa che ci è noto (cosa ci è più noto della figura umana?). Osservare qualcosa di conosciuto, di familiare, ci mette immediatamente a nostro agio.
Poi avviene che la figura umana è un parametro di riferimento noto per colore (riusciamo facilmente a riconoscere le alterazioni cromatiche in una carnagione anche se il volto non ci è noto), misura (il corpo umano è una misura nota anche in un contesto sconosciuto cui fare riferimento), distorsione ottica (idem come per il colore) e prospettiva.
Inoltre noi tendiamo ad immedesimarci nella figura umana e, allo stesso tempo, ad immedesimarci nella macchina fotografica, per cui nella foto mi trovo di fronte ad un altro me. L’identificazione dello spettatore con la macchina fotografica ci proietta automaticamente all’interno della scena: sono in questa scena.
Ancora Freud identificò la “coazione a ripetere” come un meccanismo inconscio che porta piacere all’individuo nell’atto della ripetizione (tendiamo ad essere abitudinari, soprattutto da bambini e proviamo piacere nel rivedere/rifare cose note).
Certo è anche possibile fare della fotografia astratta o di paesaggio o di architettura senza la figura umana, ma il significato cambia notevolmente.
Resta il fatto che non sempre la figura umana è un ritratto, anzi talvolta l’uomo può essere presente in maniera indiretta o rappresentata (presenza- assenza). Quando è presente e riconoscibile una figura, soprattutto se il volto è leggibile, da il senso alla foto e ne approfondisce il significato.
Per me la presenza della figura umana fa la differenza, Sellerio, Giacomelli e tanti altri mi hanno insegnato molto in questo senso.

Non mi dilungo oltre per motivi di tempo, ma resto in attesa di altri pareri.

Vi seguo.

Emanuele

 
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E\' un\'illusione che le foto si facciano con la macchina... si fanno con gli occhi, con la testa e con il cuore.
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Chi non sa fare una foto interessante con un apparecchio da poco prezzo, ben difficilmente otterrà qualcosa di meglio con la fotocamera dei suoi sogni.
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