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Re:RIFLESSIONI SUI RIFLESSI (1 in linea) (1) Visitatore
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Discussione: Re:RIFLESSIONI SUI RIFLESSI
#8118
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Eugène Atget (1857–1927)


Fotografo francese.

Definito da Berenice Abbott il "Balzac della fotografia", è oggi considerato tra i grandi fotografi del Novecento.

Orfano dall’età di cinque anni, nel 1875 si arruolò nella marina mercantile. Nel 1878 tornò a Parigi e nel 1879 entra al corso d'arte drammatica del Conservatorio. Nel 1885 entrò a far parte di una compagnia teatrale itinerante: attraverso ala quale conobbe la sua futura moglie, Valentine Delafosse-Compagnon.

A causa di alcuni problemi alle corde vocali fu costretto ad abbandonare il teatro per dedicarsi alla fotografia in maniera intensiva, producendo materiale per pittori, disegnatori e architetti, che necessitavano per svolgere il proprio lavoro. Tuttociò finché la Biblioteca Nazionale di Francia si accorse di lui e acquistò l'intera collezione delle sue foto.

Gli anni successivi al 1900 furono difficili per Atget, tanto che dall’inizio degli anni venti, dimuì la sua produzione fino a smettere completamente di fotografare.

La sua notorietà fu postuma, anche se Man Ray, suo vicino di studio a Parigi, aveva già da tempo riconosciuto il suo talento pubblicando una sua fotografia sulla copertina della rivista La Révolution Surréaliste.

Grazie a Berenice Abbott, assistente di Man Ray, e al gallerista Julian Levi, una gran parte del suo archivio fu preservato e conservato dal 1968 nel Museum of Modern Art di New York.


 
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Ultima Modifica: 2013/08/07 19:11 Da alb.o.
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#8119
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Ancora qualche scatto fotografico di Eugène Atget

 
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#8120
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Wynn Bullock (1902 – 1975)


Fotografo americano tra i più famosi del XX secolo.

Wynn Bullock nato a Chicago e cresciuto in Sud Pasadena, California.

Inizia giovanissimo una carriera di cantante, prima a New York, dove si stabilisce finiti gli studi del lice, e poi in Europa (Francia, Germania ed Italia). Nel periodo parigino, restò affascinato dal periodo impressionista e post impressionista e scoprì il lavoro fotografico di Man Ray e László Moholy-Nagy. A Parigi inizia la sua magnifica esperienza nel mondo della fotografia.

Nel 1930, Wynn ritorna negli USA in West Virginia, dove continua a fare il fotoamatore. Nel 1938 si sposta con la famiglia a Losa Angeles dove inizia a studiare fotografia alla Los Angeles Art Center School, dopo aver provato, con scarso interesse, a studiare giurisprudenza.

In quest’epoca Bullock è fortemente influenzato da Alfred Korzybski, il quale insisteva sul fatto che "la parola non è la cosa". Questo principio afferma che la lingua separa le persone dalla realtà degli avvenimenti. I suoi primi lavori subiscono quindi il fascino delle sue esperienze ed incontri fin qui avuti. In questo periodo, e non a caso, sviluppa un procedimento di solarizzazione praticato nel negativo anziché nella stampa positiva e perfeziona un particolare effetto di stampa atto ad ottenere un grande dettaglio di nitidezza e un particolare effetto rilievo.

Nei primi anni 40, iniziò a lavorare come fotografo, finchè non si arruolò. La sua prima esposizione individuale, svoltasi nel 1941 al Los Angeles County Museum, è un successo unanime di critiche.

Nel 1946, dopo la guerra, Bullock si stabilisce a Monterey. Qui apre e dirige uno studio fotografico.

I suoi eccellenti lavori commerciali gli permettono di vincere numerosi premi. E grazie ad essi nel 1948 incontra Edward Weston, che lo influenza nella riscoperta del realismo e la bellezza tonale. Da questo momento intende la fotografia non come un progetto da costruire e realizzare, ma come una vera ed onesta modalità di apprendere direttamente dalle cose. Inizia a concepire la fotografia come qualcosa che va oltre l'oggetto rappresentato, un anello di comunicazione tra il mondo interiore delle idee e quello esteriore della natura, implicando tanto l’abilità del fotografo nel rendere simbolicamente degli oggetti tridimensionali, quanto la coscienza dello spettatore nel riconoscere e reagire ai simboli che creano l’illusione. Il suo pensiero artistico, in continua evoluzione,assume i tratti di una vera e propria filosofia, nella quale l'immagine rappresenta un mezzo di indagine dell'esistenza: le sue fotografie, ambigue, profonde, penetranti ed enigmatiche come gli aspetti spirituali legati all’esistenza stessa, sono metafore di idee più ampie, che portano a pensieri profondi di tipo esistenziale quali il trascorrere del tempo o l'inevitabilità della morte.


"Nelle fotografie esiste una verità profondamente paradossale. Gli oggetti possono essere fissati nel tempo dal punto di vista delle loro qualità specifiche, fisiche, esteriori, ma lo spirito può reagire a questi stessi oggetti come a degli avvenimenti che corrono nel tempo.”
Wynn Bullock



 
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Ultima Modifica: 2013/08/07 19:27 Da alb.o.
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#8121
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Re:RIFLESSIONI SUI RIFLESSI 11 Anni, 2 Mesi fa Karma: 2  
Durante la sua carriere, Wynn Bullock non si risparmiava nel trasmettere il suo pensiero e le sue idee a chiunque fosse curioso o volenteroso di sapere ed imparare. Abile conferenziere, promotore di workshop ed insegnante, il suo lavoro si trova in mostre permanenti di più di 90 importanti istituzioni americani e mondiali. Oltre che in numerosi pubblicazioni.

Insieme ad Ansel Adams, Harry Callahan, Aaron Siskind, e Frederick Sommer, fu parte del gruppo fondatore degli archive fotografici del Center for Creative Photography nella University of Arizona.


“I l0ve the medium of photography, for with its unique realism it gives me the power to go beyond conventional ways of seeing and understanding and say, "This is real, too."
Wynn Bullock



 
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Ultima Modifica: 2013/08/07 19:33 Da alb.o.
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#8122
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Re:RIFLESSIONI SUI RIFLESSI 11 Anni, 2 Mesi fa Karma: 2  
“As sounds in a musical composition can be used not to express physical objects but ideas, emotions, harmonies, rhythmic orders and most any expression of the human mind and spirit, so light can be used visually to express the mind and spirit.”
Wynn Bullock



 
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Re:RIFLESSIONI SUI RIFLESSI 11 Anni, 2 Mesi fa Karma: 2  
“What you see is real - but only on the particular level to which you've developed your sense of seeing. You can expand your reality by developing new ways of perceiving.”
Wynn Bullock



 
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