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Re:Contest Portfolio (1 in linea) (1) Visitatore
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Discussione: Re:Contest Portfolio
#6055
PipPap (Utente)
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graphgraph
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Sesso: Maschio Ubicazione: catania Compleanno: 1952-11-11
Re:Contest Portfolio 12 Anni, 7 Mesi fa Karma: 9  
Ancora una volta, con passione sincera ed acuta perspicacia, l'intelligenza critica di Emanuele fa centro.

Il portfolio (è vero, il nome è strano e deriva dal contenitore di più immagini fotografiche) sta diventando la proposta fotografica più diffusa. In Italia; addirittura, siamo più avanti come numero di autori e di manifestazioni rispetto agli stati europei ma, ugualmente, nonostante gli sforzi teorici di descriverlo pienamente, siamo lontani da una chiara definizione (rimando alla rubrica Contest di questo sito per qualche suggerimento).

Invero, tale difficoltà sta nella natura polifemica della fotografia, come Emanuele stesso riferisce, e nella estrema soggettività della proposta che, non esaurendosi in una sola fotografia ma in un "insieme", ci coinvolge e ci costringe a metterci in mostra, in prima persona, con tutte le complicazioni (belle e brutte) del caso.

Emanuele, però, ha individuato, immediatamente e chiaramente, il bandolo della matassa indicando la parola magica dalla quale bisogna procedere: "PROGETTO".
Il portfolio ha bisogno proprio di questo; di essere, quindi, pensato, voluto, concepito, nutrito, curato, potato, abbandonato e , poi, ripreso, confrontato, amato e custodito (e magari difeso).

Gli insegnanti di fotografia, un tempo, si definivano docenti di tecnica fotografica e di estetica fotografica; ora, si nominano titolari della cattedra di "Progettazione fotografica", laddove, se sono buoni insegnanti, ci sta quel "pensare per immagini" perseguito con furore da Luigi Ghirri ma, da secoli, desiderato e teorizzato da altri prima di lui (ricordiamoci dell'alfabeto cinese).

Occorre pensare, allora, per immagini e progettare; e poi metterle assieme e proporre; e, quindi, rendere comprensibile con un linguaggio nuovo la nostra e personale proposta.
Penso sempre all'Infinito di Leopardi: il Poeta muove da memorie, emozioni, suggestioni, riflessioni che , poi, trasferisce in immagini per renderle visiibili, percepibili, "commestibili"; e, poi, spiega le ragioni di quest'esperienza e, quindi, la offre in cerca di condivisione.

Progettare con un linguaggio nuovo, dove l'insieme d'immagini e parole, ed altro ancora, possa supplire al vuoto dei segni del contemporaneo che, da tempo, scadono nella moda, nel conformismo, nella ripetizione, nella viltà.

Concordo con Emanuele che solo lo studio e soprattutto il confronto potrà dirci se tanto impegno è ben finalizzato. Io, per intanto, ci continuo a lavorare su. Insieme a voi.
 
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Ultima Modifica: 2011/10/17 18:59 Da PipPap.
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