Franco Fontana
SKILINE
Contrasto
€39,oo
Dopo la “resurrezione” di Kodacrhome, libro ormai impossibile da ritrovare e , soprattutto dopo i tanti anni trascorsi, diventato un oggetto di prezioso collezionismo bibliografico, un altro “signor libro“ si ripresenta in libreria. Bellissimo ritorno!
Si tratta di “Skiline” di Franco Fontana,ovvero il primo libro con cui Luigi Ghirri inaugurò le collane della mitica “Punto e virgola”.
In formato elegante e per niente costoso, a ristampare meritoriamente il libro è la Editrice Contrasto che ci ricorda, altresi, che alla sua prima uscita eravamo davanti ad un momento storico,critico ed estetico che, peraltro, Luigi Ghirri con previggenza e intelligenza aveva capito prima di tutti.
Sembra ancora di sentrlo: non occorre andare lontano; per troppa visibilità siamo diventati ciechi e non sappiamo più riconoscere la nostra stessa natura in ciò che ci sta davanti agli occhi; agli occhi, proprio a loro, dobbiamo chiedere lo sguardo nuovo che sappia andare di là dal visibile, e spingerci verso lo stupore della scoperta di un’immagine nuova.
Franco Fontana,l’autore di Skiline, con semplicità, senza intellettualismi e senza necessità di creare sodalizi intellettuali e discepoli da manifesto di circostanza, ci offrì, ancora una volta, questo suo capolavoro dove ci spiegò, afferrandoci per mano, che di paesaggio si trattava, di un tema vecchio quanto il cucco eppur sempre sorprendentemente nuovo, ovvero del perenne riconoscimento di uno spazio che ci appartiene perché rivissuto attraverso gli occhi del sentimento e dell'emozione.
Invero, il mondo fotoamatoriale si avventò su quelle immagini facendo di quella ricerca fotografica una moda, quasi un’ossesione, un culto per ogni circolo amatoriale. Tutti volevamo fare “alla maniera di Fontana”. La presente edizione si arricchisce della preziosissima testimonianza e presentazione di Claude Nori - storica presenza culturale francese attenta ala vicenda fotografica italiana - e, ancora, di Francesco Zanot, oltre ad alcuni passaggi dell'autore.
"La cosa più difficile per una fotografia è capire cosa può mostrare, fare comprendere, e successivamente come realizzare ciò che si porta dentro. La materia prima è comune a tutti, a portata di tutti: non esiste una chiave per riuscire a fare fotografie. Per questo la fotografia è la disciplina artistica più difficile, proprio perché è la più facile; con lo stesso alfabeto, tutti possiamo scrivere cose diverse".
Franco divenne una star mondiale ma occorre riconoscere che, di là della scoperta, dell’invenzione, della novità, c’era l’invito gioioso e profondo a guardare all’essenza delle cose e, se possibile, innamorarsene, per comprenderle meglio, per averne cura.