A proposito dell’otto marzo
Ricordo tante ricorrenze dell’otto marzo che proprio nei circoli fotografici trovavano le ragioni della festa e della sua necessità.
In virtù del’esperienza visiva raccolta in tanti anni d’attenzione e di rappresentazione, i soci, nella circostanza, organizzavano una seria verifica della loro sensibilità e della loro capacità di riflessione sull’argomento.
Magari si provava un certo imbarazzo per tanti work-shop gratuiti e poco meditati; magari si avvertiva un certo disagio nel documentare l’evolversi del costume, o nel raccogliere il manifestarsi di una differenza ancora difficile da accettare; magari, più semplicemente, ci si riprometteva di lavorare meglio per il domani da vivere insieme e meglio.
E’ ancora così? Sono ancora i circoli fotografici quegli spazi dove potere, liberamente e sinceramente, uomini e donne, appendere alle pareti la visione dei nostri giorni e della comune esperienza?
Voglio sperarlo, e comunque la nostra ACAF ha la coscienza a posto nel garantire alle (sue) donne il legittimo protagonismo e il giusto riconoscimento.
Se, invero, molto si sta perdendo dell’antico spirito rivoluzionario della festa, all’ACAF, grazie ad una nouvelle vague tutta femminile, devo riconoscere che c’è sempre un’occasione intelligente e provocante per tenere gli occhi ben aperti.
E allora voglio dare il mio contributo come al solito fatto di consigli d lettura:
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Il primo libro che vi propongo è
“L’altra metà dello sguardo”, per i tipi dell’Agorà di Torino,
contiene una formidabile raccolta di saggi curati da Nicoletta Leonardi, nostra concittadina e docente universitaria, e riguarda il contributo delle donne nella storia della fotografia.
Il secondo è
“Quotidiano al femminile”, Peliti Associati,
introdotto da Antonella Borallevi e Giovanna Calvenzi e raccoglie trenta storie al femminile (storie soprattutto fotografiche) nell’Italia che cambia .
Il terzo,
“Corpi & Corpi. Tendenze e contaminazioni nella fotografia femminile”, Editoriale Sometti,
è un aureo libriccino utilissimo a sfrondare certi pregiudizi sul preteso “modo femminile di fotografare”.
Il quarto,
Elena Dozi e Manuela Fulgenzi, “Il secolo delle donne”, Laterza,
ed il quinto, Lucia Motti, “Le donne”, Editori Riuniti,
sono due validi saggi di storia e di sociologia, corredati da utile bibliografia, assolutamente imprescindibili per mettere ordine e per …. non dimenticare,
Ancora: “Donne viste dalla donne”,
una splendida storia illustrata delle donne fotografe da Julia M. Cameron a Vanessa Beecroft, edita da Contrasto,
poi:
"Donne raccontano donne"
Venti testimonianze e venti racconti fotografici, prefati da Dacia Maraini e curati da Claudio Benzoni, che ne è anche l’editore
ed infine:
"Futuro al femminile"
Donne che cambiano in un mondo che cambia, curato da M. Latella e prefato da Emma Bonino
Ah, dimenticavo:
"Donne esposte"
(dis)incantata visione a cura della mia amica Cristina Paglionico, per i tipi della FIAF, e che contiene una preziosa testimonianza di Giuliana Traverso, a sua volta testimone della visibilità della fotografia femminile.
Buona lettura.
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