Cosa porterà Babbo Natale ai fotografi buoni?
Il mese passato sono stati i nostri “morti” a farci trovare qualche buon libro, adesso, spero che ci penserà il più ecumenico e political correct Babbo Natale a mettere qualche testo sotto l’alberello.
Nel mio piccolo, qualche consiglio lo dono anche a Lui ed a chi vuol sentire.
“Una volta” Wim Wenders, edizione Socrates
Questo libro accoglie più di trecento fotografie disposte per sequenze ed accompagnate da sessanta piccole storie, scattate e scritte da W. Wenders, che cominciano tutte col medesimo incipit: “Una volta”. I luoghi e i volti anticipano o corrono paralleli a quelli dei suoi film, o costituiscono un autonomo nucleo narrativo, materia di cinema così come di semplice racconto. Sono brevi istantanee narrative, reliquie del presente o rovine del nostro tempo che non custodiscono memoria né portano tradizione, non hanno fatto in tempo ad accumulare tempo, alcune sono già rovina alla nascita, come certi interni di locali lungo le highways, o il Dakota con le ali smontate o i drive-in abbandonati. Sono comunque il paesaggio della nostra epoca , dove viviamo i nostri rapporti con gli altri ed ambientiamo i nostri sentimenti. E Wim Wenders stesso nella preziosissima intervista parla delle sue idee e del suo lavoro ed afferma che ogni luogo racchiude una storia, che “una volta” è accaduta o accadrà e che attende solo di essere narrata.
Libro cult per i fotografi degli anni novanta e meditazioni e sequenze visive di valore assoluto in termini di provocazioni e suggerimenti.
N.B.:rammentare a Babbo Natale che il libro è di difficile (ma non troppo) reperibilità.
Luigi Ghirri “Niente di antico sotto il sole”, scritti ed immagini per un’autobiografia, ed. SEI
Niente di antico sotto il sole, dal titolo di uno dei suoi testi più significativi, contiene tutti gli scritti e le interviste di Luigi Ghirri ed un’antologia di sue immagini, nelle stesse sequenze da lui pubblicate nell’arco breve di una vita spesa nella gioiosa consapevolezza che in fotografia era “ancora possibile …. affrontare la strada della conoscenza per poter … distinguere l’identità precisa dell’uomo, delle cose, della vita”.
Curato con devozione e rigore di studio dagli amici Giovanni Chiaramonte e da Paolo Costantini il libro è uno strumento decisivo per la comprensione di Luigi Ghirri e della fotografia contemporanea.
La ricchezza delle riflessioni qui raccolte è tale che non potrete fare a meno di utilizzarlo come un libro d’avere sempre a portata di mano, anche nel giorno fatale in cui dovreste smettere di fotografare.
N.B: Meno difficile del primo ma impegnativo per un vecchio come Babbo Natale che ha bisogno ancora della letterina.
James AGEE e Walker Evans, “Sia lode ora agli uomini di fama”, edizione Il Saggiatore, ed altre.
Opera classica del metagiornalismo, e tra le maggiori della grande stagione sperimentale della letteratura americana, con le influenze europee di Joyce e Celine, non solo ammesse ma venerate. Pubblicato nel 1941, fu definito la più importante opera morale di quella generazione, ma solo negli anni sessanta, tra la gioventù impegnata nel movimento per i diritti civili, si conquisterà, accanto a Sulla strada di Kerouac, un suo riconoscimento.
Le fotografie di Evans, protagonista e fotografo della F.S.A., si sposano felicemente con la scrittura di Agee che disegna, tra l’infuriare della depressione economica americana, un immenso paesaggio con figure dove gli inganni che la coscienza e la percezione giocano all’osservatore sono indagati con una attenzione tanto spietata, quanto è affettuosa quella, piena di pudore e di rispetto, riservata all’esperienza degli osservati.
N.B.: Facile reperibilità, anche per un pigrone come Babbo Natale.
|