Dalla Mostra dei ragazzi dell'Accademia delle BB.AA, di Catania, inaugurata ieri sera, giungono, direttamente o indirettamente, delle buone proposte e dei suggestivi suggerimenti.
I nostri ragazzi, appassionati e talentuosi, non hanno rinunciato o mortificato la loro ricerca artistica a favore di una mera ricognizione della nostra città ma si sono spinti a individuare dei "topoi" nuovi, non ancora frequentati dallo sguardo iconizzante e, pertanto, ed a esempio, si sono soffermati sulle sale cinematografiche, sempre sottratte allo sguardo dall'esterno; hanno creato dei nuovi percorsi penetrando le tante biblioteche, storiche o meno, della nostra città; sono scesi negli ipogei; hanno frammentato l'unitarietà del nostro barocco,; hanno sorpreso uno strano rapporto tra edicole votive e l'edicole dei giornali; hanno cercato il sacro ed hanno trovato la devozione, la memoria, messi in disparte, quasi reticenti; e nascosto, sfocato, assai mosso, il "passìo" gloria e vanto della catanesitudine.
Il loro era un progetto scolastico, un banco di verifica e di prova, ma non si "progetta" senza pensare, riflettere, scegliere, e trovare ciò che, magari, sta nascosto.
La mostra, sempre alla GAM, continua nelle prossime settimane.
Contavasi solo tre presenze acaffine: mi accontento!
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