Per chi non ha voglia di muoversi ….
È inutile ricordare che le fotografie buone si fanno con i piedi, quindi con il compasso delle nostre gambe e con il continuo variare del panorama del mondo davanti ai nostri occhi.
Ripeto, è inutile.
Alcuni fotografi, anche grandissimi, aspettano comodamente che l’idea della loro visione non sia tardi a venire e, ancorché chiusi in una camera vuota, ti inventano letteralmente la fotografia guardando precipuamente allo “specifico” della tecnica fotografica.
Immaginiamoli.
“Io non mi sposto da casa mia, portatemi voi l’occorrente” e poi “Cos’è questo? Un tavolino da bar?” ed ecco che scatta il loro genio.
“Proviamolo a guardarlo sottosopra. Che ve ne pare?” E ancora “Proviamolo vedendolo da sotto come se guardassimo sotto a una gonna” e continuano
“Proviamo con le focali che abbiamo a disposizione. Che cosa sta venendo fuori?” Proviamo a fotografarne l'ombra, o il riflesso, o la silhoutte, o la sua figura dietro un vetro o dietro una tenda"
“E se provassimo a vestirlo? Quadrettato, fiorami, pois, via con la fantasia”
“E se provassimo a sovraccaricarlo di oggetti? Frutta di stagione, giocattoli per bambini, costumi da bagno, barattoli di caffè, lattine di bibite; e, magari, confezionare il tavolino per il bambino, per il vizioso, per la stagione, per il quartiere”.
E così vien fuori un tavolino con bucce d’anguria che potrebbe risultare un omaggio al colore. Oppure un tavolino con caraffa simil-argento e tazza di porcellana che potrebbe fare molto set cinematografico. O un tavolino con una scacchiera, o con la dama, o col le carte pronte per la canasta. Oppure con la calia e i semi di zucca e i calacausi, le carrubbe e le castagne napoletane. O con un misto umberto, una cassata, un tartufo, una pesca melba, un mangiaebevi, un tartufo, uno schiumone, un coccodè, una fetta m
a, uno zuccotto, un annegato: basta telefonare alla gelateria più vicina.
Ma non dimenticatevi del tavolino.
Anzi cominciate a studiarne la fattura, il design, la sua confezione, il materiale di cui è fatto. Magari scoprirete tutto un altro mondo adoperando un obiettivo macro.
Ma non provate a salire sopra un tavolino per prendere qualcosa che sta più in alto. E’ consentito un uso momentaneo a mo' di palcoscenico solo ai neonati e agli innamorati.
Quindi, anche se state a casa, disponendo dell’oggetto, si può tirar fuori una buona rappresentazione. E risparmierete la mancia per il cameriere.
Ah dimenticavo.
Ho trovato questi ignobili versi scritti, impropriamente, sul piano di un tavolino
Sempre “caro” mi fu quel tavolino
E il cameriere che dall’orizzonte
Mi ricorda il prezzo della consumazione.
Ma pensandoci adesso e rimirando il tutto,
m'accorgo, caro Pip, non c’è costrutto.
Mi sovviene che la birra era calda, il gelato squagliato,
il bambino scocciante, la ragazza vanesia.
Così, in tanta delusione, si spegne il mio strumento,
e allora mollo tutto, anche il contest, e mi tuffo proprio al mare.