Herbert List (1903 – 1975)
Fotografo tedesco.
Formazione universitaria di tipo umanistico (storia della letteratura presso l'
Università di Heidelberg) intraprende l’attività del padre come apprendista nell'azienda di famiglia occupandosi di importazione di caffè. Tale attività gli consente di viaggiare parecchio e tra il 1925 ed il 1928 tocca paesi come
Brasile, Guatemala, Costa Rica, El Salvador e Stati Uniti.
Stimolato da
Andreas Feininger ed influenzato da artisti come
Giorgio de Chirico, René Magritte e Man Ray, nello stesso periodo inizia a fotografare facendo conciliare la fotografia con l’azienda del padre fino al 1936.
Sotto le influenze del
Surrealismo da un lato ed il
Bauhaus dall’altro,
List spazia dallo still life alla fotografia raffigurante la vita dei suoi amici. Egli stesso descrive le sue immagini come
"composed visions where [my] arrangements try to capture the magical essence inhabiting and animating the world of appearances.”
Nel 1937 a
Parigi, dopo diversi viaggi, organizzò la sua prima mostra fotografica nella
Galerie du Chasseur d'Images, nello stesso anno durante un soggiorno a
Londra,
List fece le sue prime esperienze in uno studio fotografico oltre a lavorare per note riviste come
Vogue, Harper's Bazaar e Life.
Altra importante conoscenza fu quella di
George Hoyningen-Huene, con il quale intraprese un viaggio in
Grecia e Italia. Le fotografie greche degli anni 1937-1941 confluirono nel volume illustrato
Licht über Hellas ("Luce sulla Grecia" ). L’ influsso di
Hoyningen-Huene oltre l’attenzione manifesta verso la fotografia di moda, è riscontrabile nei celebri nudi maschili del fotografo, spingendo tali indagini a tal punto da poter essere considerato uno dei più importanti fautori della fotografia metafisica.
Nel 1941
List fece ritorno in
Germania e dal 1944 al 1945 fu arruolato e spedito in
Norvegia, per poi far ritorno in patria alla fine del conflitto. Nel 1948 List divenne redattore artistico di
Heute ("Oggi" ), una rivista edita in
Germania dalle forze d'occupazione alleate.
Nel1951, conosce
Robert Capa, che lo fa entrare in
Magnum, da cui per la verità molto raramente List accetta incarichi. Dal 1950 al 1961, si concentra su fotografia che oggi definiremmo come
“Street” oltre che a fotografie di tipo contemplative che spaziavano dall’Architettura al ritratto. Nel 1953, scopre la
35mm camera così la sua fotografia diventa gradualmente più spontanea anche attraverso l’influenza di
Henri Cartier-Bresson e del Neo-Realismo Italiano. In questi anni pubblica diversi libri tra cui
“Napoli” in collaborazione con
Vittorio de Sica.
Negli anni seguenti, fino al 1962,
List fece numerosi viaggi
(Italia, Grecia, Spagna, Francia, Messico e Caraibi), pubblicando fotografie e foto-essays su
Heute, Du, Epoca, Lo, Harper's Bazaar, Flair, Picture Post e Life, nonché numerosi volumi illustrati. Alterna premi, riconoscimenti, pubblicazioni e viaggi fino alla metà degli anni settanta, ma smette di fotografare verso la metà degli anni ’60.
Nelle sue fotografie i motivi sembrano ridotti ad elementi semplici ed arcaici, probabilmente derivanti dalla sua educazione e formazione di tipo classico che combinava l’amore per la fotografia con l’interesse per il surrealismo. La caratteristica di List di porre gli oggetti in luce ha influenzato fortemente la fotografia moderna. Più che raggiungere la perfezione tecnica, a List premeva
"cogliere nell'immagine la magia dell'apparizione" e la "forza visionaria"; egli sosteneva che "l'oggetto non è oggettivo. Sarebbe altrimenti inutilizzabile come mezzo artistico".