RISULTATI
Di martedì, all’ACAF si fa centro.
Conclusione del Contest di primavera e quindi, Giuria, premi e congratulazioni.
Un affollato gruppo di partecipanti, una settantina di immagini, una Giuria rigorosa ma non severa (nonostante le disapprovazioni), una qualità di espressione abbastanza buona ed anche questa “esercitazione” (perche, poi, di questo si tratta) l’abbiamo maturata a futura memoria.
Il “centro” dei nostri soci è un centro geometrico, compositivo, espressivo, spirituale come pure di gravità, di sensualità, di luce, di preghiera.
E’ tante cose: e così doveva essere.
I risultati che vi proponiamo, esaminati e votati dalla cd. Giuria popolare, dopo l’esame critico, sono a vostra disposizione.
Ci permettiamo un piccolo commento a gratificazione della scelta premiale.
Prima classificata Irene La China con una immagine alla quale non ha voluto dare titolo.
Glielo dò io: “ascoltando il maestro”
“Sulla superficie bianca di neve, piccole figure, che riconosciamo come allievi sciatori, stanno in cerchio intorno al maestro di sci, Una corona silenziosa, con tanti puntini neri, si racoglie ed ascolta la parola del maestro che, dal centro, suggerisce, consiglia,ammonisce. Piacevole risulta, allora, la semplicità compositiva; altrettanto il messaggio sotteso, preziosa l’allusione ai “fratini” di Giacomelli; efficace la meditazione visiva che condotta intorno all’idea di un centro si fa parola ed ascolto; semplicità e grazia che aprono ad una lettura ospitale e disponibile”
Seconda classificata Simona Franceschino con l’immagine “Clessidra”
“Fulminante composizione risultato dall’incontro delle bisettrici che squadrano come un foglio da disegno lo spazio fotografato, La visione suggerisce e rimanda all’autrice un’altra forma ovvero la simmetria di una clessidra, cosicchè il semplice taglio geometrico si arricchisce dei rimandi della metafora del tempo (che va nel ritmo dei passi umani, attraversando un ligneo spazio vissuto dal tempo e impreziosito dalla nostalgia di alcuni quadretti del cui contenuto non sapremo nulla). Assoluta pulizia coniugata con ricercata eleganza.”
Terza classificata Fabio Pelosi con l’immagine con l’immagine “spirali”
“Semplicemente (e qui sta il pregio) il guscio di una chiocciola, di un “crastuni”, di un “ntuppaeddu”, laddove leggere le spirali come volute del tempo e del destino.
La matericità della descrizione, fedele e privilegiata, riposa su una verde spiga (frumento, segale?) ed il tutto è raccolto, cromaticamente, grazie ad un’esposizione ben calcolata in termini espressivi e ben risolta in termini focali. Piace il cromatismo e l’attenzione alle piccole cose.”
Il privilegio concessomi dagli amici di premiare una “mia” immagine si risolve nell’assegnazione del premio ad una ragazza figlia di un nostro socio, Alessia Negretti” che con l’immagine “un percorso interiore” ha stregato il mio interesse costringendomi a leggere il risultato della sua immagine come
un paradosso.
Al centro di un caseggiato, ma proprio al centro, scorrono in prospettiva le linee parallele del binario. Il binario è là, attivo, funzionante, e imporrebbe un minimo di attenzione e di prudenza; ed invece, ai lati, la vita scorre serena, tranquilla, persino gioiosa. C’è tanta ironia nel paesaggio urbano fotografato, c’è tanta denuncia (?), sicuramente tanta sorpresa; che è anche la nostra allorquando leggiamo il titolo. Ed allora l’immagine ci sembra un incipit di una fiaba, di una canzone dove al centro ci sta la prospettiva del sogno. Non siamo in Brasile, né a Napoli, né a Macondo, né a Shangri –ma, semplicemente in Vietnam (così mi si dice).
Ed anche questa è fatta.
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