Credo sia il mio turno di sparare un "perchè".
In prima analisi, come molti di noi, i maschietti soprattutto (tanto per rifarmi al tema dell'8 marzo), c'è senza alcun dubbio il fascino del medium fotografico. La “macchina fotografica", questo magico oggetto che grazie a congegni meccanici di rara precisione e lenti della purezza del cristallo, riesce a catturare l'istante e renderlo eterno. Senza alcun dubbio questo sofisticato gioco per adulti (come gli orologi meccanici o i trenini elettrici) riveste un posto speciale nel cuore di ogni fotografo. Specialmente quando le macchine non erano un concentrato di elettronica, la perfezione della meccanica occupava un suo posto nel fascino del mezzo. Il mio mito è sempre stata la Leica M, ma ahimè non solo non l'ho mai posseduta, ma neanche l'ho mai potuta provare. In verità oggi abituato come sono alla reflex non so' se la troverei pratica, ma senza dubbio conserva tutto il suo fascino.
In secondo luogo la potenza del mezzo fotografico. Non smetterò mai di lodare a sufficienza l'iniziativa che il Gruppo Editoriale Fabbri che ebbe il merito, negli anni ottanta, se non ricordo male, di presentare la collana "I Grandi Fotografi". Che emozione fu, per me ancora ragazzino, potere osservare da vicino, con calma, più e più volte, fin quasi a consumarle, le immagini dei grandi della fotografia. Che bianco e nero, che luci, che composizione ... Si può dire che da lì partì il mio amore, non più per l'oggetto macchina fotografica, ma per l'immagine (un altro passo veso il paradiso del fotografo!).
Terzo, ma non ultimo, la sensazione che mi da' oggi avere una macchina fotografica (qualunque essa sia) in mano. E' come passare in un'altra dimensione, in un attimo svaniscono pensieri, problemi e preoccupazioni, la mia mente si astrae dal reale per entrare in un mondo fatto di luci, di linee, contrasti ... immagini. Meglio di qualsiasi altra cosa riesce a rilassarmi completamente. Qualcosa di simile mi accade quando guardo delle fotografie, soprattutto se sono delle belle fotografie, mi sento risucchiato interamente in quel mondo, che riesce a soddisfare il mio senso fondamentale: la vista!
La fotografia è per me arte, estetica, poesia, narrazione e molto altro.
Mi fermo qui per non costringere qualcuno a consumare le ferie residue per potermi leggere! :

: e soprattutto perchè mio figlio mi reclama!
Buona luce a tutti,
Emanuele.