Una cronaca e una doverosa testimonianza
L'Etna Photo Meeting,edizione 2022, nella prestigiosa sede (davvero, una vera sorpresa) di Palazzo Riggio in AciCatena, ha chiuso le sue giornate in un crescendo di entusiasmo e di soddisfazione.
Questi sentimenti sono stati condivisi dagli organizzatori con tutti i partecipanti che hanno riconosciuto la generosa disponibilità del gruppo nei confronti della fotoamatorialità tutta, siciliana e no.
La struttura della manifestazione, già collaudata nei decenni passati, non è stata assolutamente stravolta e le vere novità sono state introdotte con sapienza e sensibilità lasciando inalterate le qualificanti offerte di ospitalità e di accoglienza.
E' doveroso ricordare che si veniva da un periodo che ci ha fatto dubitare di essere rimasti uomini e donne capaci ancora di relazionare e incontrarsi con disinvoltura e leggerezza. I risultati, invece, ci hanno confermato che lo siamo ancora, vecchi e giovani, soci con anni di esperienza di circolo alle spalle e neo matricole ricche di curiosità.
Ma veniamo alla comune passione fotografica: moltissime le mostre presentate dai soci del Le Gru, dai soci FIAF siciliani, da presenze nuove o ospitate dalla manifestazione per aprire la medesima alle nuove realtà artistiche che gli altri club, compagni di avventura e di poesia, hanno saputo sfornare. Un'apertura apparsa significativa oltre che esemplare per il crescere nella comune didattica e apprendimento. Esemplari in tal senso i contributi di Ferrara e della "nostra" Roberta Giuffrida, invitati perché riconosciuti qualificate testimonianze visive capaci di interpretare il tema della manifestazione e, conseguentemente, il tema dell' avventura fotografica. Di ottimo livello tutte le altre iniziative, sia i seminari di approfondimento, sia i laboratori tecnici, sia i gruppi di studio. Mi ha stupito che a condurre tali proposte didattiche siano state le nuove leve della amatorialità che hanno saputo reggere il confronto con i più famosi maestri Di Donato, Sidari e compagnia bella.
Momenti forti e qualificanti sono arrivati dal Maestro Carlo Maffi e dalla prof,ssa Madesani: testimonianze preziose che ci hanno fatto comprendere quando strada ci attende per poter salire in cattedra. Ma in loro abbiamo trovato due amici e qualche suggerimento ce lo daranno.
Una vera sorpresa è stata la presenza del dott. Paolo Bozzaro, mia vecchissima conoscenza, il quale oltre a confermarsi uomo di raffinata cultura e di sensibile capacità analitica, ha dato la sua disponibilità per farci conoscere quei territori della fotografia (percezione, statuto ontologico, critica) che tante volte trascuriamo.
Doverosamente annotiamo, e con orgoglio riportiamo, l'affermazione della ns. Miriam Scalisi nella gara estemporanea di fotografia dell'ultimo giorno con tema rivelato a sorpresa e da realizzare nelle poche ore regolamentari.
Insomma, aggiungo questa mia nota perchè voglio dare testimonianza e non fare cronaca. E per quelli che non hanno partecipato il fraterno desiderio di rivederci ai prossimi incontri.
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