Nel 1875 lo scultore Licata eseguì la statua di Giuseppe Mazzini che ora fa bella mostra di sè nel Giardino Bellini di Catania.
Fin dalla sua posa i catanesi cominciarono a ironizzare sul suo atteggiamento: Mazzini, in effetti, è colto mentre si gratta il capo, immerso nei pensieri.
Cosa pensa? E qui i catanesi cominciarono a formulare varie ipotesi suggerite dai particolari della statua: le gambe divaricate fecero pensare al "cavallo" dei pantaloni che sostituiva il cavallo rituale per tutti gli eroi del Risorgimento. Forse pensava all'Italia smarrita? Forse aveva perso il cappello (la mano in effetti cerca qualcosa). Si pensò allora che avesse perduto il cappello e glielo ritrovarono nel volume che emerge sotto il mantello-tappeto della parte bassa del monumento, Questa la tradizione riportata nei libri.
Era un pò difficile leggerlo in tal senso, ma grazie agli indizi è stato trovato da
Roberta ing, Giuffrida (che, nella foto, regalandogli la sua ombra ha fatto perdere la testa al Mazzini)
e pertanto chiudiamo il nostro gioco assegnando a Lei i sette libri messi in palio.