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Ilaria è una donna solare..non la conosco moltissimo..ma dalle sue foto..dalle 4 chiacchiere scambiate da tutti i suoi commenti...si capisce al volo...e comunque basta guardare le sue fotografie...sono un inno alla fantasia...
Ilaria ci insegna che basta davvero poco per creare un'ottima immagine....in casa...come fuori casa...a volte abbiamo voglia di fotografare ma non sappiamo cosa fotografare....ecco Ilaria questo problema non ce l'ha...ovunque lei trova qualcosa...e questo grazie alla sua incredibile fantasia che tanto invidio....
nella sezione Tutorial metterò alcune immagini dei backstages della seie fanal-fantasy.....davvero non si crede ai propri occhi....come dal nulla possa creare immaginicome queste che vedrete......la prima foto che inserisco, la libellulina, è la copertina di questo mese di fotocult, e all'interno della rivista un intero servizio di ben 6 pagine dedicato a Ilaria...
Le ho fatto qualche domanda e lei sempre con assoluta semplicità e sincerità ha cosi risposto:
- chi è Ilaria Gorin? come nasce la tua passione?
Fin da piccola, abitando in centro storico a Venezia e con un padre pittore, sono stata immersa nell'arte. Ho cominciato a trafficare giovanissima con la china, matite e tempere, visitavo le famose "Biennali", ho studiato musica... poi sono arrivati i primi computer, che utilizzo si può dire da quando esistono. L'ho sempre considerato uno strumento a disposizione della mia creatività e mi sono appassionata inizialmente di musica (componevo musica elettronica) poi di grafica, che è la mia professione attuale. Ho abbandonato la scuola al primo anno delle superiori (avevo la sensazione di sprecare il mio tempo) decisa a studiare da sola tutto quello che mi interessava veramente, non mi sono pentita di questa scelta anche se inevitabilmente ho delle lacune culturali notevoli, ma questo non mi ha impedito di raggiungere traguardi lavorativi più che rispettabili! Insomma, ho imparato tutto strada facendo, con impegno costante e buona volontà.
Ho iniziato a fotografare per lavoro nel 2003, ma niente a che fare con la Fotografia: dovevo semplicemente mettere in un catalogo di commercio elettronico una grande quantità di prodotti e mi arrangiavo con una compattina Olympus, foto al volo in condizioni di luce pietose e tanto Photoshop. Poi le esigenze sono aumentate (dovevo fare il catalogo internet per una catena di mobilifici) allora ho richiesto all'azienda una reflex per migliorare la qualità delle foto, precisamente una Nikon D70 con 18-70 di serie, anche li me la sono cavata benone grazie al fotoritocco!
Nell'aprile del 2006 il fortunato e determinante incontro con le foto di Giovanna Griffo e Maxartis: quando ho scoperto che Giovanna utilizzava la stessa macchina che avevo io (Nikon D70) per fare quei capolavori, ho capito che avevo in mano uno strumento "potentissimo" e che avrei dovuto assolutamente provare... Devo a lei e al confronto con Maxartis l'evoluzione del mio percorso fotografico!
-hai fatto corsi di fotografia?
Si, lo scorso febbraio un workshop di una giornata full immersion a Milano con il noto professionista Ludovico Fossà, utilissimo per capire come funziona lo still-life in studio, la gestione della luce e la successiva post produzione. Conto di farne altri se capiteranno, perchè mi serviranno soprattutto in ambito lavorativo, mi vengono richieste sempre più spesso foto di qualità per le pubblicità che devo curare, quindi continuerò ad investire molto del mio tempo sulla tecnica e sull'hardware, il che naturalmente sarà utile anche quando vorrò fotografare "per me".
-come nascono le tue creazioni...dovi trovi gli spunti..le ispirazioni...
Difficile dirlo... non mi sforzo mai di fotografare, lascio che nasca tutto spontaneamente. Per esempio, nel caso di PlastikArt, mi è successo in un supermercato di vedere un cestone di piatti trasparenti colorati della Guzzini messi disordinatamente... li ho comprati subito perchè le mie foto le avevo viste direttamente in quel cestone! Ero rimasta estasiata da quel sussegguirsi di curve e di colori, e nonostante non avessi molta pratica a quel tempo (ho usato il mio nuovo macro Canon 50mm con poca luce e senza treppiede!) alcuni astratti credo che siano tra i miei lavori più riusciti.
Spesso mi è capitato di stare ferma per mesi, ma non me ne faccio un cruccio. Come dicevo, le mie foto non le cerco, lascio che arrivi liberamente il "raptus" e mi godo quei momenti di follia totale!
-la fantasia..credi sia un pò come l'occhio fotografico?..si può allenare..si può coltivare....
Spero di non sembrare presuntuosa, ma ho l'impressione che la fantasia sia un dono innato e che può crescere ed essere coltivata solo se già la possiedi. Potrebbe capitare che quella fantasia sia sopita e improvvisamente risvegliata dalla visione di un'immagine, come è successo a me vedendo le foto di Giovanna! Quindi, il mio suggerimento è di... stimolare la fantasia, se c'è salterà fuori!
L'occhio fotografico, invece, secondo me, è un processo ampiamente migliorabile con l'esperienza ed il confronto. Io mi ritengo particolarmente agevolata per la composizione, perchè fare grafica è fondamentalmente mettere in ordine in un foglio una marea di informazioni cercando armonia ed equilibrio senza trascurare l'impatto visivo e la comunicazione, quindi già una buona base per comporre foto corrette e gradevoli anche se non hanno un'idea particolarmente "vincente" di base.
-Quanto è importante riscoprire il "bambino" che è in noi...per poter concepire foto come le tue....
Nonostante i miei 44 anni suonati e le mie responsabilità di adulta, la bimba curiosa è rimasta, e sono quegli occhi di bimba che vedono Far-Falle sui fanali delle auto o strade di arcobaleni nel cartoncino. Quindi, non impediamo mai a quei bimbi di tornare a farci sognare! In quei momenti magici sono loro a guidarci!
-certamente alla tua brillante fantasia è associata anche una conoscenza tecnica di programmi di fotoritocco...hai fatto dei corsi?
Non ho fatto nessun corso, ma lavoro da 20 anni, prima per passione, poi per professione, con tutti i programmi possibili e immaginabili di grafica vettoriale, 3D e raster.
Credo che la conoscenza delle operazioni fondamentali come un corretto sviluppo del RAW, lo scontorno preciso, la gestione di livelli e trasparenze, l'applicazione di effetti ad hoc sono uno strumento indispensabile per la realizzazione delle proprie idee, come la tela e i pennelli per un pittore, strumenti che valorizzeranno al meglio quello che vogliamo dire con la fotografia.
Ormai siamo "assuefatti" dai media all'immagine che rasenta la perfezione, quindi, specialmente nello still-life, non viene tollerato nessun errore ed è il genere che maggiormente mi attira per la difficoltà tecnica e l'originalità dell'argomento che bisogna proporre, guai copiare o cadere in fastidiosi deja-vu (per esempio, non sopporto la foto dell'anello o del filtro sul libro aperto che forma il cuoricino! bastaaaa! ne ho viste talmente tante che mi è venuta la nausea!!!). Importantissima è anche la nostra attrezzatura: inutile fare una foto strepitosa per il web e quando ti chiedono di stamparla 50x70 rivela tutte le sue pecche! Insomma, un mix equilibrato di tecnica e fantasia farà si, per i più tenaci, di crearsi uno stile unico e inconfondibile, ed è questo "l'obiettivo" finale a cui ogni buon fotografo dovrebbe aspirare. E sempre osservare attentamente... e cercare il confronto.
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