"Le mie fotografie parlano orribilmente della guerra e proprio per questo sono considerate bellissime.
Eppure quelle immagini hanno provocato ambiguità interpretative, perfino usi distorti e strumentali a favore di chi quelle guerre praticava.
Son tornato al paesaggio della mia casa e della mia famiglia, a meditare su quanto avevo fatto per fare odiare la guerra e su quanto non ero riuscito a far comprendere"
Questo è Don McCullin, uno dei più grandi fotografi viventi, forse il più grande, che non dimentica mai di essere una creatura umana, che non dimentica mai "la luce di Goya".
in edicola, in questo mese, Calabresi-Repubblica, Maestri della fotografia
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