Il nome di Alessio Romenzi, toscano, è noto solo a chi ha pratica del fotogiornalismo impegnato sui fronti di guerra mediorientali; altri, ancora, lo conoscono, per i prestigiosi premi che gli sono stati attribuiti per le sue spiccate e coraggiose capacità fotoreportagistiche.
L’appuntamento in edicola di questa settimana ci permette di apprezzare il suo lavoro sul dramma siriano, una realtà sotto gli occhi di tutti ma che ci sconvolge solo quando capiamo che intere città come Aleppo, sopravvissute a seimila anni di storia, non ci sono più!
Contrapposizioni tra forze di difficile identificazione spingono il popolo siriano (ma quale popolo?) addirittura sulle nostre spiagge (v. il pregevole lavoro di Romolo Maddaleni in quel di Augusta).
Le immagini selezionate per la pubblicazione sono forti e rigorose ma non hanno più il profumo di Sherazade.
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