Come snidare la cittą nascosta con il nostro strumento fotografico?
Cominciamo a concepirlo come uno strumento per nascondere la cittą piuttosto che rifletterla nelle sue sembianze.
Ci allontaniamo (si fa per dire), pertanto, dalle considerazioni tematiche e ci muoviamo dentro la specificitą del mezzo fotografico.
Cercheremo, allora, le silhouette degli edifici, delle chiese,, delle cupole, dei monumenti: quale cittą apparirą agli occhi del nostro spectator?
Se cercheremo di raccogliere, mettendo a fuoco, un dettaglio piccolissimo (ma per noi significativo) della cittą e, poi, sfocheremo tutto il resto, forse riveleremo qualcosa della nostra cittą nascosta? (si vedano i libri di Carmelo Bongiorno)
Se intercetteremo un elemento della cittą, fermo e distante dal flusso continuo,e lasceremo in planning tutto il resto, avremo alzato il velo su questa cittą?
Se adopereremo toni alti o bassi sveleremo i sogni o le aspirazioni della cittą?
E se guarderemo alle sue ombre, naturali, artificiali, portate, inventate, poco importa?
E se staremo attenti ai suoi riflessi?
(continua)
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