ACAF - Associazione Catanese Amatori Fotografia

Riflessioni su “Attimi, Sicilia di poesia”

Fa da padrona la strada con le persone che la rendono viva; strada come estensione della propria casa -forse necessaria per angustia di pareti, come luogo non che si attraversa ma in cui “si va”, in cui certi accadimenti non sono casuali ma voluti.
Tante le soglie fotografate, a delimitare certo, ma spesso aperte a mostrare o dare affaccio con l’ intenzione di creare un possibile contatto con chi percorre o si affaccia anch’esso in quella stessa strada.
Tanti i panni stesi a vista d’altri, senza necessità di pudore, senza finzioni; così pure le fotografie dei propri defunti, esposte in bella mostra nel salotto -a dichiarazione d’amore ma anche di appartenenza ad una radice che tiene saldi alla terra- o portate anch’esse a mostrarsi in strada da una mano che si sporge attraversando il limite delle sbarre di una finestra.
Strada come luogo in cui chi la vive instaura relazioni volute e non subite, anche con chi sta ritraendo, perché il tempo di farlo c’è, è creato perché desiderata è quella relazione.
In questa strada poi, i bambini non “eseguono” ma inventano le condizioni perché un gioco come lanciarsi dall’alto -che poi è un sogno- possa concretizzarsi con l’intero corpo attivo, attraverso l’uso, comunemente improprio ma immaginifico, di un furgone ed un vecchio materasso.
In tale contesto trova per me un senso, che non sia quello folkloristico, la motoape ovvero la lapa, oggetto che consente la sopravvivenza e di cui quindi avere cura; quel panno che l’avvolge,forse una vecchia tovaglia, è lì non certo a proteggerla dalle intemperie ma per rispetto e amorevolezza, tanto più forti quanto più lungo è il tempo in cui ha servito la necessità.
Infine i ritratti, in molti dei quali “la vita dei vicoli” e i vicoli stessi sembrano essersi trasmutati in rughe e denti persi nelle lotte della vita. Questo li rende belli.

Molto bello ciò che scrivi e mi fa piacere che insieme a tutti voi ho ripercorso quelle strade e rivissuto quei momenti.
Mi rende felice aver trasmesso le mie emozioni e trovo importante l'incontro di ieri sera.
La vostra presenza ha reso prezioso il mio lavoro, ha reso tutto più unico. Credo che i rapporti umani ci aiutano a ritrovare noi stessi ed è per questo che dovremmo averne ''cura'' giorno dopo giorno.
In un mondo in cui tutto cambia velocemente globalizzando anche le nostre vite, possiamo cambiare le cose, invertire i ruoli con la nostra determinazione e il nostro coraggio.
Auguro a tutti una buona luce.
Grazie ragazzi

Sono in assoluta corrispondenza. simbiosi, consonanza con quanto avete suggerito: sono, insomma, in simpatia.