La fotografia di Fabrizio Villa ha ormai, da tempo, raggiunto un assoluto livello di qualità tematica, poetica e stilistica. Le sue immagini, siano di reportage, siano narrative o documentative (che sempre nella natura del fotoreporter rientrano) ci appaiono assolutamente rigorose, corrette, prive di enfasi o di qualunque retorica, Sono rispettose del referente ritratto, del suo dolore come del suo sorriso, delle paure comuni come delle condivise bellezze. Il suo stile si nutre dello stupore, Lui per primo si meraviglia della verità intravista dal suo sguardo, Caro Fabrizio, chiediamo con te "A che punto è giunta la notte"; il profeta Isaia non ci da una risposta.. Ma no, con S. Paolo, diciamo "spes contra spem". Ed allora "ad majora"!
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