Concita De Gregorio
Chi sono io?
Contrasto ed.
€. 22,00
Una domanda che non abbiamo mai smesso di formulare.
Una domanda nata con l’uomo, nel momento in cui si è distaccato dalle forze che l’hanno “formato”.
Una domanda, ancora, inevasa, che attende una risposta, nonostante gli sforzi dei poeti, dei filosofi, dei “semplici”, dei “poveri di spirito”.
Concita De Gregorio, giornalista e scrittrice, si confronta con questo interrogativo penetrando nella fenomenologia del fotografico e indagando i nuovi linguaggi e le nuove attitudini di un mezzo che ha connotato la nostra immagine (il chi siamo) negli ultimi due secoli.
Lo fa, rincorrendo la storia dell’autoritratto fotografico, recuperando il pirandelliano ragionamento intercorrente tra identità e reputazione.
Alla luce di quell’assunto, cosa sta cambiando il nuovo dispiegamento di forze del gesto fotografico?
E quest’ultimo, è ancora racchiuso nel “mistero del tempo” o è solo espressione (legittima, per carità) del “mero desiderio” di fotografare?
La nostra autrice interroga le fotografe, e la fotografia femminile, trovando in quel versante una maggiore sincerità e un maggiore coinvolgimento; e invece di tracciare un possibile percorso per le sorti di quella fotografia (sconvolta dai social e da internet) ne vien fuori con una storia, anzi, tante storie, tutte al femminile, che restituiscono dispositivi narrativi e retoriche espositive formulati specificamente attraverso il desiderio del "fermarsi a guardar".
A guardarsi e stupirsi di quanto siamo ricchi e complessi (mai complicati).
Il libro edito da Contrasto è inserito nella collana “In parole”, e allarga la proposta, già arricchita in precedenti contributi, spingendo in una sortita più aderente alle istanze di quei fotografi che si puntano l’obbiettivo contro; contro il loro corpo, contro la loro anima; a volte contro la loro storia.