...come dissi a qualcuno, le ottanta euro meglio spese per la fotografia...confermo in toto il concetto.
L'essere arrivata in questa famiglia mi ha portato a riflettere e a riconsiderare molte delle cose che sapevo sulla fotografia,
conoscere persone che, come me, amano questa passione, indubbiamente ha accresciuto la voglia di sapere e migliorare sempre più
la mia personale conoscenza in materia.
Questa mia passione è nata tanto tempo fà, alimentata dai libri che man mano ho acquistato, dalle innumerevoli pellicole
sviluppate, dalle mostre viste e dalle lunghe chiaccherare con chi, da molto più tempo di me, ha in mano quello strumento
meraviglioso che è la macchina fotografica.
Tradurre un'emozione, un ricordo, un sentimento, un istante di vita in uno scatto e poi in una stampa non è cosa da
poco...riuscire a racchiudere tutto questo in un click è davvero sorprendente, unico e personale.
Ogni volta che scatto cerco sempre di trovare almeno un valido motivo per farlo, che sia reportage o altro, c'è sempre dietro
qualunque mia foto un perchè.
L'ACAF, in questo inizio di persorso, mi ha fornito una mappa muta, dove pian piano insieme a tutti voi sto collocando i nomi
di quelle che sono le motivazioni per la quale amo fare foto.
Sono tanti, tantissimi direi, ogni giorno ne scopro di nuovi ma, contestualmente, ne metto in discussione altri che davo ormai
per assodato.
Che cos'è per me la fotografia? Dove finisce il mero piacere e comincia la competizione? Cosa mi spinge a scattare e
perfezionarmi?
La prima e ultima risposta sono semplici, una parte l'ho già scritta nel terzo capoverso, è una cosa che faccio con amore e in
quanto tale, non è mai perfetta, ma soltanto bella.
E' il piacere di sentirmi dire da chi non ha nozione alcuna di quest'arte che, guardando una mia foto, ha avuto un emozione, ha
riconosciuto un elemento qualsiasi che gli ha suscitato un sorriso o stupore, che gli ha regalato o comunicato qualcosa,
qualunque cosa, ma comunque scatenata da quello che ho impresso in quell'immagine, indipendentemente dal fatto che coincida o
meno col significato che personalmente gli ho attribuito.
Le immagini universalmente riconoscibili sono semplici da leggere, anche un profano riesce a coglierne il significato palese,
ma comunque anche dietro l'ovvio c'è sempre qualcosa d'intrinseco, un particolare, un dettaglio che rende unico, per chi lo fà,
lo scatto.
Altra cosa è sottoporre a dei critici l'immagine, coloro che hanno studiato ed hanno acquisito l'esperienza su come leggerle e
interpretarle. Spesso colgono appieno la nostra intenzione e magari apparentemente massacrano uno scatto a noi molto caro
definendolo "banale" o "senza forza comunicativa".
Ecco, accogliere le critiche è la più grande accettazione della voglia che ho di migliorare, di perfezionare la traduzione ed
espressione dei miei pensieri attraverso la fotografia, nella maniera più pura possibile.
Cogliere il sorriso di un bambino, un'alba o semplicemente un momento di vita quotidiana e dirigere con la forza del mio scatto
colui che la osserva a leggere esattamente ciò che volevo esprimere, quello, solo quello è il mio obiettivo.
La strada è appena cominciata per me e lungi in questo momento dal dire che posso aver raggiunto alcunchè tipo di traguardo.
Ho solamente posto le basi per questo percorso e con immensa umiltà e testardaggine continuerò verso questa direzione.
Che ben vengano le critiche costruttive e sensate, fondate su effettive domande e argomentate adeguatamente...poco m'importa
degli applausi o delle lusinghe, dei "
" messi lì da un "compagno fotografico" che magari non vuole farmi un torto o
deludermi in qualche maniera, ho solo il desiderio di sapere davvero cosa riesco a "dire" con una foto al fine di migliorami in
tal senso.
Per la seconda domanda, beh, a chi non fa' piacere vincere? Avendone le giuste capacità ci si può sperare, ma ci dev'essere
sempre un inizio dal quale pian piano si migliora...raramente si vince sin da subito, è normale e umano perdere e la sconfitta,
personalmente, mi stimola a trovare lo spunto per riprovare aggiungendo qualcosa di volta in volta, con la speranza di
riuscirci, ma con la soddisfazione d'averci provato...l'onesa e sana competizione è sempre stimolante, in qualunque contesto si
svolga, viceversa diventa arida e ripetitiva perde di significato e non m'induce ad impegnarmi a sufficienza se non per far
numero, quindi, preferisco evitarla.
ACAF, croce e delizia della mia passione, spero che tu resti sempre così, circondata da persone che vogliono soltanto
condividere il comune piacere per quest'arte con tutti, sempre pronti ad aiutarsi ed a vivere dei bei momenti insieme di
passione ed allegria!!!
Come dice il nostro motto, chi ama la fotografia è sempre il benvenuto e con questo augurio ci rivediamo a settembre...
buona luce a tutti voi!