“I Lunatici” (Secondo Concorso Fotografico - Pippo Pappalardo)
Ne avevamo parlato nella serata conclusiva de “I Palmipedi” (nei quali, se Vi ricordate, riconoscevamo non gli abitanti di Paperopoli ma gli amanti soccorritori della Palme dactifere infestate dal punteruolo rosso).
Ne riparliamo adesso poiché mi è stato chiesto di riproporre il concorso fotografico ed io ho scelto come tema proprio lei, la Luna, perché da un po’ di tempo a questa parte mi sembra che la si guardi poco, forse non la si guarda affatto, e qualcuno (anch’io tra questi) scambia la sua luce con quella di una sorgente elettrica.
Proviamo a riguardarla insieme? Proviamo a vederla, a vederla riflessa, a sentirne l’eco, a leggerne la presenza, a scoprirne le tracce?Un tempo la si adorava. Ricordate “Casta Diva” dell’amato zio Vincenzo B.?
Dove sta di casa questa benedetta creatura? Nel cielo, sopra le case, su un palloncino, su un manifesto, sulla maglietta di una ragazza, sul suo orecchino? Oppure su un calendario, su un poster, su un tatuaggio, nel Parco dei divertimenti, nella maschera dei bambini?
Quanti nomi ha la Luna? E perché ne ha tanti? E cosa significano?
La luna è amica, nemica, è una presenza indifferente? E’ ancora “Sorella Luna”?
Non insisto perché ”potreste avere la luna” e io non voglio farvi spendere tempo perché con “questi chiari di luna”….
Mi rivolgo a Voi che avete i piedi per terra e non state appunto sulla Luna e non siete sempre in “luna di miele”; ma non mi pare neanche di chiedervi la “luna nel pozzo”, né di fotografare di Lunedì.
Vi chiedo di dirmi, però, dove sta di casa la Luna poiché ho bisogno di parlarle: ne sono ancora innamorato e qualcosa mi spinge a dichiararle il mio immutato affetto, proprio a Lei che, come dice quella zoccola di Giulietta, dice sempre bugie.
No, non mi prendete per matto né per lunatico: voglio parlare a Lei come Leopardi, come Cyrano, cosi come il Ciaula di Pirandello.
Ed a loro Vi rimando, ed ai fotografi come Giacomelli, Adams, Ghirri, ma anche ai Pink Floid e a Audrey Hepburn, perché, alla fine di questo concorso, in una sera di luna piena, cantando Luna Rossa, rosicchiando qualcosa, insieme ad un bicchiere di vino, possiamo ricominciare a vederla con più interesse e, magari, cominciare da Lei, per ritessere il nostro rapporto con la natura, ma soprattutto con Lei che “del padellon del cielo (è) la gran frittata”
Cominciamo da ora -ma già alcune immagini sono giunte -..
Il concorso è aperto a tutti: non più di cinque immagini per concorrente, anche collegate in sequenza, da inviare al seguente indirizzo e.mail, con Nome e Cognome e recapito telefonico :
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Scadenza? Luna piena di marzo 2009.
I Premi: i soliti libri, ma buoni, veramente buoni.
Ogni “fase” è buona per vederla, ma non guardate solo in cielo. La mia amica, lo avete capito, è vagabonda e la sua luce si posa dappertutto.
In questa iniziativa mi collabora, come sempre, l’amico Angelo Consoli: a proposito, per noi due, e da molto tempo, la luce della luna è sempre chiara e franca (indovinello per l’inverno).
Al lavoro, da bravi.
Si ringrazia, come sempre, la disponibilità accordata dai potenti e magnifici amici acaffini.
P.S.: per i fotografi subacquei - non guasterebbe qualche indicazione sui pesci luna