ACAF - Associazione Catanese Amatori Fotografia

Interessante articolo di cui consiglio la lettura:
http://www.americanphotomag.com/photo-gallery/2014/11/processing-news-retouching-photojournalism

Il passaggio che trovo più interessante è:

But Haviv argues that the strong awareness of Photoshop among the general public is a good thing. “The audience is in on it now,” he says. “No one had any idea what photographers did in the darkroom. Now people are trying to find the cutoff point of what is and is not acceptable, though it’s a false pursuit. People talk about objectivity and photojournalism. But there’s nothing objective about photography. I’m not lying to you, but it’s not objective. I’m asking the viewer to trust me that this is a fair representation of reality.”

Tradotto: Ma Haviv sostiene che la forte consapevolezza di Photoshop tra il pubblico in generale è una buona cosa. "Il pubblico è in su di esso ora," dice. "Nessuno aveva idea di quello che i fotografi hanno fatto in camera oscura. Ora le persone stanno cercando di trovare il limite tra ciò che è e non è accettabile, anche se è un falso inseguimento. La gente parla di obiettività e fotogiornalismo. Ma non c'è nulla di obiettivo sulla fotografia. Non sto mentendo a voi, ma non è obiettivo. Sto chiedendo allo spettatore di fiducia in me che si tratta di una rappresentazione veritiera della realtà. "

Che poi è quello che vado dicendo, non è che prima non si mentisse, solo che il pubblico non se ne rendeva conto.
Ora che se ne rende conto lo status di specchio fedele della realtà della fotografia, è cambiato: lo specchio si è rotto!

Emanuele